Verona città d’arte e cultura dal 17 al 20 marzo ospiterà la terza edizione del festival “Infinitamente”, manifestazione realizzata dall’Università in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune ed il Consorzio “Verona Tuttintorno”.
La manifestazione è stata presentata da Erminia Perbellini, assessore alla Cultura del Comune di Verona, alla presenza di Guido Fumagalli, delegato del rettore alla Ricerca, Stefano Ghelli Santuliana, presidente del Consorzio “Verona Tuttintorno”, Sergio Caggia, Segretario generale della Fondazione Cattolica Assicurazioni, Eugenio Caponi, Consigliere generale della Fondazione Cariverona e Maria Fiorenza Coppari, responsabile della Comunicazione dell’Università di Verona.
Dopo il successo dello scorso anno con oltre 10 mila presenze, quest’anno il festival proporrà un programma ricco di oltre 40 incontri e dibattiti, 9 laboratori ludico-didattici per bambini, ragazzi e adulti, la mostra fotografica “Blow up – immagini del nano mondo” ideata dal Centro S3 di Modena con la collaborazione della fotografa Lucia Covi, gli spettacoli, “Infinitamente libri” e “Optional”, l’installazione artistica che ricalca le forme del cervello per farci riflettere sul significato che la mente ha per l’uomo. Quest’anno la manifestazione è inserita nel calendario ufficiale della Brain Awareness Week, la settimana mondiale della divulgazione degli studi sul cervello.
Gli interventi. “Visto il grande successo che Infinitamente ha riscontrato lo scorso anno con circa 10 mila partecipazioni, siamo lieti anche quest’anno di proporre la terza edizione del festival di scienze e arti di Verona – ha affermato Erminia Perbellini, che poi ha aggiunto – Successo dovuto anche al grande lavoro collaborativo tra l’Università di Verona, il Consorzio “Verona Tuttintorno”, la Fondazione Cattolica Assicurazioni e la Fondazione Cariverona”. “Questo festival copre tutti i campi della conoscenza – ha dichiarato Fumagalli – dalla matematica all’economia, dall’arte alla musica passando per le neuroscienze e proprio per questo la riteniamo una manifestazione emblematica per l’ateneo”. “Un’iniziativa di grande importanza – ha confermato Caponi. – Abbiamo la fortuna di avere una bella università e persone volenterose che puntano al progresso”. “La varietà dei temi è sicuramente un elemento vincente di questa manifestazione – ha infine ribadito Caggia – che secondo me andrebbe reclamizzata maggiormente anche su tutto il territorio nazionale”.
Giunto alla terza edizione, “Infinitamente” propone un fine settimanaintero da vivere intensamente nel segno della curiosità e della voglia di ascoltare, discutere, vedere e fare. E di divertirsi. Il festival ha il suo cuore pulsante nelle neuroscienze, nelle scienze cognitive, nell’intelligenza artificiale enella robotica, ma predilige la contaminazione e si apre a tante altre discipline: storia, economia, letteratura, storia dell’arte, giurisprudenza, scienze matematiche, linguistica, filosofia, genetica e musica.
Dopo aver indagato i confini dell’intelligenza artificiale e della coscienza, quest’anno i percorsi ruoteranno attorno a tre concetti chiave: perfezione, errore e differenza. Sarà un viaggio stimolante e condito di ironia, perché solo la mente dell’uomo ha questa potenzialità. E va coltivata. Un itinerario per capire che la perfezione è oggetto della nostra tensione quotidiana, ma vi è una positività nascosta nell’errore. E le differenze aggiungono sapore alla quotidianitàe possono essere un valore aggiunto per superare il mito della perfezione e il pregiudizio sull’errore.
“Infinitamente”, che nasce da una stretta collaborazione tra Università e Comune di Verona, presenta anche quest’anno un programma ideato da Maria Fiorenza Coppari, coordinatore dell’Ufficio comunicazione integrata d’Ateneo. La manifestazione è stata realizzata con il supporto delle Fondazioni CariVerona e Cattolica Assicurazioni con il patrocinio del Miur, dell’istituto di Neuroscienze e dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Tra i patrocinatori anche la Società Letteraria, l’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere e il Conservatorio di musica “Dall’Abaco”. Tra i sostenitori anche l’associazione calcio ChievoVerona.
Gli incontri si terranno a macchia di leopardo in varie sedi cittadine. Dalla Gran Guardia all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, dalla Società letteraria al Polo Zanotto, da Palazzo Forti alla Biblioteca Civica, dall’auditorium di Giurisprudenza al Museo di Storia Naturale, all’Università della Terza età: ogni angolo di Verona sarà animato da “Infinitamente”.
Scienziati di livello internazionale parteciperanno a tavole rotonde, interviste, talk show allo scopo di “esportare” l’Università dai luoghi accademici, “contagiando” la città. La manifestazione è ideata per suscitare curiosità, per approfondire le questioni scientifiche, le sfide tecnologiche, le domande filosofiche più stimolanti che le ultime frontiere della scienza – dalle neuroscienze all’intelligenza artificiale – stanno sempre più sottoponendo alla comunità scientifica e al nostro vivere quotidiano.
“Infinitamente” propone quest’anno un viaggio nel fascino della perfezione, nel quale gli errori e le differenze giocano da protagonisti. Un viaggio in cui, con un pizzico di ironia, si metterà in discussione la connotazione negativa spesso attribuita agli errori e si cercherà di comprendere il valore delle differenze. La perfezione è oggetto della nostra tensione quotidiana mentre meno lampante è la positività nascosta nell’errore. La perfezione ci attrae, ma un sistema privo di errori è un sistema rigido ed immobile che non cambia mai e non migliora. L’errore, in quanto elemento di flessibilità e fonte di differenze è quindi spesso una chiave vincente verso il perfezionamento.
Il ricco programma di “Infinitamente” è articolato in quattro percorsi: ascoltare, per dare voce agli scienziati e ai protagonisti del mondo culturale; vedere, con una mostra che coniugherà scienza e arte intitolata “Blow up. Immagini del Nanomondo” a Palazzo Forti; fare, in cui i visitatori potranno mettersi alla prova in laboratori didattici per l’apprendimento ludico; e divertirsi con eventi artistici, teatrali e musicali.
Sono previste oltre 40 conferenze, tavole rotonde e incontri con neuroscienziati, storici, letterati, filosofi, archeologi, storici dell’arte, psicologi. Molti i protagonisti di prestigio, fra i quali i filosofi Roberta De Monticelli e Giulio Giorello, Giorgio Israel ordinario di storia della matematica e membro dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences, Gian Francesco Giudice fisico del Cern di Ginevra e il linguista Andrea Moro. Presenti anche personaggi del mondo dello spettacolo come Enrica Bonaccorti e Giovanni Storti del famoso trio “Aldo Giovanni e Giacomo” protagonista di una conferenza spettacolo dal titolo “Resisto, dunque sono”.
Oltre aospiti provenienti da università italiane e straniere, saranno presenti numerosi docenti dell’ateneo veronese che vanta una scuola di eccellenza per le neuroscienze, in particolare grazie al contributo di Giovanni Berlucchi, uno degli indiscussi protagonisti nel panorama internazionale di questa disciplina.
Tra gli altri appuntamenti previsti durante il week end non mancheranno i laboratori per bambini e adulti sui giochi della mente, informatica, musica, il gioco della maschera, studio delle opere d’arte, lingua inglese e matematica per insegnanti, con spazio anche per la musica e per l’arte. Per partecipare ai laboratori è necessario prenotarsi dal 7 al 19 marzo allo 045.8036353.
Sabato 19 marzo alle 19 a Palazzo Castellani di Sermeti, l’ensemble degli studenti del dipartimento di musica antica del Conservatorio “Dall'Abaco” di Verona Risonanze Antiche si esibirà nel concerto Et è pur dunque vero? – L'arte dell'imperfezione: in programma musiche di compositori italiani e francesi dell’epoca rinascimentale.
Nei giorni del festival all’ingresso del Palazzo della Gran Guardia sarà presente unamostra mercato del libro di divulgazione scientifica per adulti e ragazzi e dei testi degli autori presenti al festival. Sempre alla Gran Guardiasarà allestita “Optional”, l’installazione artistica di Renato Meneghetti. Un gigantesco encefalo costruito in vinile trasparente gonfiabile come una mongolfiera, come un pallone aerostatico; floscio a terra quando sgonfio, meandri di tubi trasparenti formano gli emisferi cerebrali che improvvisamente si gonfiano a riformare una cupola gigantesca. L’apertura tra i due emisferi permetterà l’accesso ai visitatori alla “cattedrale”. Un segnale acustico avvertirà dell’imminente crollo e una voce esorterà il pubblico ad uscire.
La manifestazione è completata da un pacchetto turistico promozionale con agevolazioni proposte dal Consorzio Verona Tuttintorno.
Ogni evento prevede libero accesso alle sale fino all’esaurimento dei posti disponibili. Le possibili variazione del programma saranno segnalate nel sito della manifestazione: www.infinitamente.univr.it.