Psicofarmaci, quale futuro? Per il sesto anno Verona ospita la Giornata di informazione indipendente sugli psicofarmaci. Il convegno, che nell’edizione 2011 è focalizzato sul tema della crisi di investimenti nel settore dei farmaci destinati alla cura delle patologie psichiatriche, è in programma venerdì 23 settembre dalle 8.30 alle 18 nell’aula magna “G. De Sandre” del Policlinico “G.B. Rossi”.
L’obiettivo dell’iniziativa.“In un mondo dove molte branche della medicina continuano a produrre, con metodiche di ricerca sempre più avanzate, nuove scoperte e nuove prospettive di cura, la psichiatria si presenta come una realtà diversa dalle altre – spiega Michele Tansella direttore del centro Oms di ricerca sulla salute mentale di Verona e preside della facoltà di Medicina -. Da anni ormai la ricerca fa fatica a proporre farmaci realmente innovativi, recentemente alcune case farmaceutiche hanno addirittura smesso di investire nell’ambito delle neuroscienze, e le agenzie regolatorie internazionali si trovano a dover valutare per l’introduzione nel mercato “nuovi” trattamenti che in realtà hanno ben poco di nuovo, se non il brevetto”.
I dati sul territorio veronese. Dopo il decimo congresso nazionale della Società Italiana di Riabilitazione psicosociale che si è tenuto dal 16 al 18 settembre al Polo Zanotto, un altro appuntamento pone Verona al centro del dibattito sulle patologie psichiatriche. Un tema di particolare interesse vista la frequenza dei disturbi psichici nella popolazione generale e l’importante grado di disabilità nella vita quotidiana che tali disturbi spesso comportano. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, circa una persona ogni 100 soffre di psicosi. Il Dipartimento di Salute Mentale di Verona, che comprende quattro servizi psichiatrici, segue ogni anno circa 6000 pazienti, con più di 2000 contatti nuovi ogni anno e più di 1000 ricoveri al Servizio di Diagnosi e Cura. “I farmaci del sistema nervoso centrale continuano ad occupare il terzo posto per spesa territoriale con un aumento sia della spesa che dei consumi anno dopo anno – evidenzia il professor Michele Tansella-. Tra questo gruppo di farmaci, a livello territoriale il primo posto per spesa e per quantità prescritte è occupato dagli antidepressivi con un andamento temporale in costante aumento dal 2002 al 2010. Anche gli antipsicotici atipici, e in modo particolare olanzapina, quetiapina, risperidone e aripiprazolo, che sono i 4 principi attivi maggiormente prescritti tra i farmaci del sistema nervoso centrale dalle strutture pubbliche, mostrano marcati aumenti delle quantità prescritte nell’ultimo anno rispetto al precedente con proporzionali aumenti della spesa pro-capite. Alla luce, quindi, di un utilizzo sempre maggiore di psicofarmaci e della mancanza di introduzione sul mercato di farmaci realmente innovativi – conclude Tansella – appare importante il bisogno di capire quali siano le prospettive di innovazione per poter assistere meglio i pazienti di domani. Quali sono allora gli spazi per fare innovazione in psichiatria? A questo cercheremo di rispondere in occasione del convegno”.
Relatori
La giornata di studi vedrà la partecipazione tra i relatori di alcuni esponenti di spicco in ambito internazionale quali Clive Adams del Cochrane Schizohrenia Group- Università di Nottingham, Carmine Pariante dell’istituto di Psichiatria di Londra), Giovanni Biggio dell’Università di Cagliari), Matteo Balestrieri dell’Università di Udine e Vittorino Andreoli.
Il convegno sarà inaugurato con un saluto da parte delle autorità: presenti il rettore dell’Università di Verona, Alessandro Mazzucco, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Verona, Sandro Caffi e il direttore generale dell’Ulss 20 di Verona, Maria Giuseppina Bonavina.
Maggiori informazioni: Donatella Castiglioni Centro Oms di Ricerca sulla Salute Mentale, telefono 045/8124441, email donatella.castiglioni@univr.it