Quale migliore occasione se non la festa dell’Europa per parlare del futuro delle nuove generazioni europee? A coniugare il festeggiamento per la ricorrenza con questa importante tematica sarà la conferenza “62º Anniversario della dichiarazione Schuman – Quale futuro per le nuove generazioni in Europa”, il 9 maggio con inizio alle 11 nella sala conferenze del Palazzo della Ragione. Tre workshop a tema seguiranno nel pomeriggio, a partire dalle 14.30 nella Loggia di Frà Giocondo. La tavola rotonda dell’evento, organizzata in collaborazione con la Provincia di Verona e il Movimento Federalista Europeo, sarà moderata da Elia Meurisse, presidente dell’associazione coordinatrice World Wide. Alla discussione parteciperanno Giorgio Anselmi, direttore della rivista “L’Unità Europea”, Donata Gottardi, ex-europarlamentare e docente di diritto del Lavoro dell’ateneo e Martino Merigo, presidente del movimento Studenti Cattolici, Ermanno Martignetti, international officer dell’Italia dei Valori, e Brando Benifei, vice presidente della European community organisation of socialist youth .
Svolgimento dell’incontro. La mattinata avrà come momento cruciale la tavola rotonda “Nuove generazioni d’Europa”, evento conclusivo del ciclo di incontri “Giovani ambasciatori veronesi per l’Europa 2012”, progetto finanziato dal programma europeo “Gioventù in azione”. La discussione costituisce la seconda parte di un progetto dedicato a 10 ragazzi di alcune scuole secondarie di Verona che, in veste di “giovani ambasciatori europei”, hanno illustrato ai loro coetanei le opportunità che l’Europa può offrire loro in quanto giovani, affrontando la tematica da diversi punti di vista. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, si svolgeranno 3 workshop dai titoli “Dialogo interculturale tra i giovani”, “L’Europa ti manda a quel Paese gratis”, “Una risposta europea alla crisi”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di avvicinare i giovani e la cittadinanza in generale ai temi di dibattito e di riflessione in sede europea, senza atteggiamenti preconcetti o di chiusura infondati, attivando un approccio critico ma consapevole all’interno del dibattito pubblico locale.