Feluche e mantelli, quali insolite vesti per presentarsi davanti al Rettore! Due goliardici veronesi sono stati accolti a palazzo Giuliari regalando all'Università di Verona una giornata decisamente fuori dagli schemi. Il Sacer Ordo Goliardico dei Cavalieri Ghibellini ha conferito la nomina di "Rectum Membrum Academiae" al Rettore dell'Università Alessandro Mazzucco.
Momento epocale per la goliardia veronese. I Cavalieri Ghibellini si sono così presentati a Palazzo Giuliari per parlare con il Rettore Mazzucco. Incontrare due goliardi dell'ordine veronese dei Cavalieri Ghibellini era un evento unico, prima di oggi, ma è probabile che d’ora in poi non sia più così. I rappresentanti dell'ordine si sono così presentati con tre doni che rappresentano Bacco, Tabacco e Venere e li hanno consegnati al Rettore. “Il senso di appartenenza all'università esiste ancora”, così, nostalgico, il Rettore ha commentato la visita dei due goliardi veronesi che l’ha riportato con la memoria indietro di 40 anni all’epoca in cui anche lui era goliarda all’Università di Padova. “Per noi è importante recuperare lo spirito dell’associazionismo studentesco che per vari motivi è andato perdendosi. Promuoviamo un ritorno al senso critico e alla visione epicurea della vita da sempre alla base dell’esperienza universitaria. Chiediamo per questo di venire coinvolti nelle cerimonie ufficiali, in quanto parte attiva dell’università, per essere di stimolo per la popolazione studentesca”, così ha spiegato Can Rabbioso IX, alias Sebastiano Visparelli, studente laureando di Medicina.
La goliardia. Della goliardia tutti noi abbiamo ben presente più che altro l’aspetto ludico-epicureo mentre, in genere, si ignorano le motivazioni profonde che ne sono a fondamento. “Lo scopo della goliardia é quello di aiutare gli studenti a creare trovare se stessi attraverso un approccio critico e autoironico indipendente da influenze sociali, politiche e religiose, mosso da una totale libertà intellettuale", precisa Can Rabbioso IX.