Laurearsi è di per sé una grande soddisfazione. Ma lo è ancora di più se la propria tesi può fare la differenza. E si guadagna il meritato riconoscimento. È successo ai 6 vincitori del premio triennale finanziato da Agsm Energia, scelti tra i 22 studenti dell’ateneo che hanno partecipato alla terza edizione, nel 2011. Il “Premio di laurea Agsm Energia rinnovabile” ha messo in luce le migliori tesi di laurea specialistiche e triennali discusse nell’ateneo negli anni accademici 2008/09, 2009/10 e 2010/11 che hanno trattato argomenti relativi alle energie rinnovabili, al risparmio energetico e allo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo al territorio veronese. Dal 2009 Agsm Energia riconosce e finanzia le eccellenze dell’università scaligera nella ricerca sulle fonti rinnovabili per una Verona migliore, sempre nel rispetto dell’ambiente. Alla cerimonia erano presenti Guido Fumagalli, delegato del Rettore alla ricerca scientifica, Marco Gruberio, presidente di Agsm Energia, Emanuela Gamberoni, docente portavoce della commissione valutatrice e Marco Passigato mobility manager dell'ateneo.
La premiazione. Ai vincitori sono stati conferiti due primi premi di 1.500 euro, due secondi premi di 1.000 euro e infine due di 800 euro. “La preoccupazione sul risparmio energetico accumuna Agsm e gli studenti dell’ateneo – ha detto Gruberio durante i ringraziamenti – è bello sapere che i giovani sono vicini a questi temi”. “La cooperazione tra Agsm e l’università di Verona fa sì che ci siano i presupposti perché le idee diventino fatti”, ha auspicato Fumagalli.
I vincitori. Ad aggiudicarsi il podio nell’ambito di studio economico-giuridico-umanistico sono stati Mara Lorenzini, al primo posto con la tesi triennale “Consumo critico: verso un’economia più sostenibile”; Giovanni Frigo, al secondo posto con la tesi magistrale “Emergenze planetarie e principio responsabilità – il dibattito in etica ambientale”; Tarik-Giovanni Bensalem, al terzo posto con la tesi triennale “Energia ed economia sostenibili: il caso di Cerro Veronese”. Nell’area tecnico-scientifica si sono distinti Marco Mirandola, al primo posto con la tesi triennale “Analisi biochimica e proteomica del ceppo batterico Bacillus pumilus k2h1, con elevata attività pectinolitica, isolato dal liquor di macerazione del kenaf”; Yari Saetta, al secondo posto con la tesi triennale “Struttura della cenosi batterica di un reattore anaerobo a biomassa adesa per la riproduzione di vfa da reflui oleari” ed infine Davide Sega al terzo posto con la tesi triennale “Studio di ceppi batterici per la messa a punto di inoculi utilizzabili in protocolli di fitobonifica in terreni contaminati da arsenico”.
La ricerca per il territorio. Gamberoni, docente di Geografia sociale, ha spiegato che oltre alla pertinenza con l’argomento del bando, all’originalità e alla completezza dell’elaborato, alla chiarezza dell’argomentazione teorica e alla ricchezza della bibliografia consultata, la commissione ha considerato soprattutto la focalizzazione delle tesi sul territorio veronese. “L’iniziativa è a vantaggio dei giovani, della ricerca e del territorio, gli elementi cardine di sviluppo di una comunità”, ha spiegato Gamberoni. Su scala mondiale invece, in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno, il mondo dell’università si impegna a diffondere pratiche eco-sostenibili, nell’ambito dell’Higher education sustainable initiative.