Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Verona ha approvato, il 30 aprile scorso, il conto consuntivo 2012. I dati presentano l’andamento della gestione ed espongono, in ordine ai più importanti aspetti della vita universitaria, i risultati conseguiti in termini di concreta realizzazione di servizi, opere e beni.
Questo rendiconto rappresenta anche la conclusione di molti anni di attività di questa amministrazione, da sempre – come ampiamente dimostrato – orientata verso la più ampia apertura nei confronti della società. La sfida più ambiziosa di questi anni è stata quella di riuscire ad operare in maniera apprezzabile nell’interesse dei nostri interlocutori interni ed esterni, durante una fase di ingravescenti difficoltà finanziarie non ancora esaurita. La correttezza e l'impegno dell'Ateneo sono stati riconosciuti anche sotto il profilo dell’efficacia dell’azione amministrativa, misurata attraverso gli indicatori finanziari adottati dalla Corte dei Conti.
Nonostante le difficoltà causate dalla sensibile riduzione del finanziamento alla nostra Università derivante dal Fondo di Finanziamento Ordinario dello Stato, presagita già dal 2007 ed esplicitata dalle scelte di Governo a partire dal 2008, non è banale evidenziare come l’andamento della spesa, a partire dal 2007, si sia stabilizzato attorno ai 250 milioni di euro.
Alla conclusione di questo mandato l’attuale amministrazione consegna un consuntivo più che apprezzabile, soprattutto in considerazione di un avanzo di amministrazione disponibile di 7 milioni di euro e di un fondo di riserva di 18 milioni e 700 mila euro.
In conclusione, il consuntivo rappresenta una situazione di non comune stabilità di gestione dell’Ateneo non solo per i servizi necessari, ma ancor più per le attività istituzionali che continuano a mantenere elevati livelli di qualità e consentono di sviluppare, con fondi di bilancio in assenza di fondi statali per l’edilizia universitaria, anche un eccellente programma edilizio. Tutto ciò sebbene una troppo lunga stagione di penalizzazioni che hanno comportato pesanti restrizioni dei fondi statali e ancor di più un’infinita serie di limitazioni di ordine burocratico totalmente indifferenti alla qualità e alla necessità di interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi programmatici.
Il Rettore
Alessandro Mazzucco