Si è conclusa questa mattina la seconda edizione del progetto pilota veronese “Vivi 3 giorni da manager”, nato dalla collaborazione tra l’università di Verona, il Comune di Verona e ManagerItalia. Il 27 settembre i 13 laureati e laureandi di ateneo che hanno partecipato al progetto hanno ricevuto l’attestato di partecipazione dall’assessore alle Politiche giovanili Alberto Benetti alla presenza del presidente di ManagerItalia Veneto Pietro Luigi Giacomon e Marco Verona e Roberto Canton, Lorena Micheloni dell’università di Verona, Michela Lorenzin di Unicredit, Alfonso Iorio di BDO e Simone Massagrande di Sampei.
“Un progetto innovativo- ha spiegato Benetti- che offre a giovani laureati l’opportunità di affacciarsi al mondo del lavoro, verificando sul campo le proprie attitudini in vista di un futuro professionale in azienda. L’auspicio è che l’iniziativa prosegua negli anni per dare a più ragazzi possibili questa importante occasione di crescita”. Sono stati infatti più di cento i ragazzi che lo scorso aprile hanno consegnato i loro curricula con l’intenzione di mettersi in gioco partecipando al progettoma solo in 13 sono stati selezionati. Gli studenti hanno vissuto tre giornate lavorative a stretto contatto con uno dei manager delle prestigiose aziende, nazionali e multinazionali, aderenti all’iniziativa quali Unicredit, Volkswagen, Velux, Franklin&Marshall, Univeg, Wingamm, Bdo, Berner, Expeditions, Sirona, Naturasì e Sampei.
“Vivi tre giorni da manager”nasce con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo imprenditoriale creando uno spazio di condivisione e presa di coscienza sulla quotidianità professionale di chi lavora ai vertici di un’azienda. “I film veicolano un’immagine sbagliata della figura del manager – ha spiegato Cinzia Accorsi, global retail director di Fratelli Rossetti – ci sono i pro, ma anche i contro ed è giusto che i ragazzi vedano con i loro occhi anche l’altra faccia della medaglia”. I partecipanti hanno potuto vivere in prima persona lo stress che deriva dalla risoluzione dei problemi e dalla necessità di prendere decisioni difficili, il senso di responsabilità e i ritmi intensi di una vita professionale ai vertici e le conseguenze che tutto ciò comporta nella vita quotidiana. Una vera e propria “palestra” per chi sogna di vivere da manager.