La promozione della mobilità ciclistica è certamente una tematica di grande attualità anche alla luce del sorpasso realizzato dalla vendita di biciclette nel 2012 rispetto alle auto. L’anno passato, infatti, per la prima volta dopo 48 anni nel nostro Paese sono state vendute 1.748.000 bici a fronte di 1.450.000 automobili.Il clamoroso sorpasso delle vendita di bici ai danni delle auto nasconde una richiesta pressante, da parte degli utenti: quella di un’inversione di rotta nel sistema dei trasporti urbani.
Il convegno. E il tema della mobilità ciclistica è stato al centro di un convegno dal titolo "Promuovere la mobilità ciclistica. Per uno sviluppo economico attraverso la bicicletta" che si è tenuto al Polo Zanotto. L'evento è stato l'occasione per consegnare i diplomi ai 21 partecipanti della prima edizione del corso di perfezionamento e aggiornamento professionale "Promotore della mobilità ciclistica" e per presentare la proposta formativa per il nuovo anno accademico. Ogni partecipante al corso ha presentato davanti ad un pubblico signficatamente numeroso il proprio progetto realizzato al termine del percorso. “Questi corsi professionalizzanti sono importanti per mettere insieme didattica e professione, uno dei punti che l’Italia deve superare” ha sottolineato Marco Passigato, coordinatore del corso.
Cosa fare. Secondo i dati statistici, mostrati durante il convegno, il lago di Garda rappresenta il 19% delle presenze turistiche nella regione Veneto. Occorre portare i turisti nelle nostre aree senza essere vincolati alle automobili. Piste ciclabili riconoscibili, zone 30 dove ridurre le velocità delle vetture, bike sharing e altri servizi portano a cambiamenti efficaci”. C ‘è chi non rimane a guardare: è il caso di Giorgio Pizzolato, vice sindaco del comune di Schio, da sempre attento e sensibile alla diffusione della bicicletta come mezzo salutare. Il Comune vicentino ha puntato da tempo sugli spostamenti ecologici, costruendo chilometri di piste ciclabili e registrando un continuo incremento di adesioni. Giulietta Pagliaggio, presidente della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Fiab, ha posto invece l’accento sulla motivazione delle persone: si lavora per cercare di cambiare la visione delle cose. “La frase “non siamo come loro” riferendosi all’utilizzo massiccio della bicicletta in tante realtà europee mi fa infuriare. Che hanno di diverso? Sono cultura ed educazione a renderci diversi” ha chiesi al pubblico retoricamente il presidente della Fiab. Alla Fine Federico Schena, direttore del corso e Passigato hanno consegnato agli studenti gli attestati di partecipazione e l'illustrazione dei progetti ha concluso l’incontro.