Appuntamento con Lee Edelman venerdì 6 giugno, alle 15.30, nella sala conferenze del Museo civico di Storia naturale. Per la prima volta in Italia, ospite del Centro di ricerca Politesse – Politiche e teorie della sessualità del dipartimento di Filosofia, Pedagogia, Psicologia, dell'università di Verona, nella conferenza "Queer Negativity: Anti-Sociality, Jouissance and the Death Drive" offrirà un'anticipazione del suo prossimo libro – che dal celebre film di Pedro Almodòvar prenderà il titolo "Bad Education". La conferenza è organizzata dall’unità di ricerca Prin 2010-2011 di ateneo “Dal patriarcalismo repressivo alla società del godimento: mappature politico-concettuali dei dispositivi di assoggettamento della biopolitica del genere nella contemporaneità” e da Politesse".
Lee Edelman, professore di letteratura Inglese alla School of Arts and Sciences dell'università di Tufts, Massachusetts, è una delle voci più provocatorie e influenti della teoria queer statunitense, con il suo libro "No Future: Queer Theory and the Death Drive" ha suscitato un ampio dibattito internazionale sulle cosiddette teorie queer antisociali.
"Sono orgoglioso – spiega Lorenzo Bernini, ricercatore in Filosofia politica, responsabile scientifico di Politesse e autore di "Apocalissi queer: Elementi di teoria antisociale" – che Edelman abbia accettato l'invito del nostro centro di ricerca, e non vedo l'ora di ascoltare la sua conferenza, che – sono sicuro – parlerà anche all'Italia e dell'Italia. Infatti non soltanto in Uganda o in Russia, ma anche in Italia chi difende i diritti delle minoranze sessuali è accusato di impartire una "cattiva educazione": lo dimostra il fatto che nei mesi scorsi la campagna educativa antidiscriminatoria promossa dall'Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali, in ottemperanza alle normative europee è stata bloccata. Per "teorie queer" si intende un ampio settore di studi teorici, letterari e culturali che interrogano il rapporto che intercorre tra sessualità e politica. In Italia si conosce per lo più la teoria della performatività di genere di Judith Butler, ma il dibattito statunitense è molto più ampio. L'originalità di Edelman consiste nell'invito che rivolge ai movimenti LGBT di non cercare un riscatto, ma di abbracciare al contrario la negatività sociale che rappresentano. Di avere la consapevolezza e il coraggio del proprio essere appunto "negativi", "antisociali", addirittura "cattivi" (bad). E' un pensiero perturbante, che ci riporta alle origini della filosofia: anche Socrate, in fondo, fu condannato a morte dai suoi concittadini di Atene con l'accusa di voler corrompere i giovani".
03.06.2014