La produzione degli ultimi trentacinque anni di Jean-Luc Godard articolata su quattro percorsi di riflessione. È questo il cuore del libro “L’immagine e il nulla: l’ultimo Godard” di Alberto Scandola, docente di Storia e critica del cinema del nostro ateneo. L’opera sarà presentata mercoledì 11 febbraio alle 17, nel centro audiovisivi della Biblioteca civica di Verona, da Gianluca Solla, docente di Filosofia e deontologia della comunicazione di ateneo e da Alessandro Tedeschi Turco, docente di Analisi del linguaggio visuale in riproduzione all’università di Venezia.
Nella sua indagine Scandola ripercorre, seguendo anche una linea cronologica, la produzione degli ultimi 35 anni del regista francese evidenziando quattro percorsi di riflessione. Si parte con l’interrogazione sul mistero della creazione artistica che emerge nei film “Si salvi chi può… la vita” e “Passion” per passare alla scomposizione dell’immagine nei suoi materiali con “Prénom Carmen”, “Je vous salue, Marie”. L’opera video “Histoire[s] du cinéma” e i film “Allemagne 90 neuf zéro” e “De l’origine du XXIème siècle” sono spunto di riflessione sul ripiegamento verso la storia e il tempo perduto. A chiudere l’opera la meditazione sulla difficoltà di raccontare una storia nei luoghi della storia “Liberté et patrie”, “Éloge de l’amour”, “Film socialisme" e “Adieu au langage”.
La presentazione del libro sarà inoltre l’occasione per mostrare alcune sequenze di “Adieu au langage” film del 2014, vincitore del premio speciale della giuria all’ultimo festival di Cannes.
Ascolta l'intervista realizzata da Fan a Scandola sul libro di Godard
28.01.2015