Gli studenti e le studentesse di Scienze motorie organizzano, martedì 26 maggio alle 20 nell’aula magna di Scienze motorie in via Casorati 43, una veglia in ricordo della loro compagna Alice Magnani, scomparsa la sera del 21 maggio.
Sarà un momento di silenzio e anche condivisione delle immagini, delle parole e dei racconti che testimoniano il legame di compagni/e di corso, amici e amiche con Alice: il valore inestimabile della sua presenza. La cerimonia funebre si è tenuta domenica, nel campo di tamburello di Segno, paese vicino a Trento, dove Alice viveva. Erano oltre duemila le persone che hanno assistito commosse. Il parroco ha citato una delle sue frasi, diventata poi pratica della sua esistenza: “Nella vita-diceva Alice- vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere”.
Alice era impegnata con ottimi risultati nello studio delle scienze motorie: era a un passo dalla laurea. Associava l'impegno universitario a una esperienza diretta nello sport praticato dall'età giovanile fino ai massimi livelli. Iniziò a giocare a tamburello fin da piccola. Nel 2002 il suo primo titolo italiano con la squadra del Noarna, vicino a Rovereto, e da quel momento sono state innumerevoli le sue soddisfazioni sportive: 13 scudetti, 2 volte la Coppa Italia, 1 Super Coppa europea, 1 Coppa Europa e numerose presenze in Nazionale. Recentemente era stata premiata con la medaglia d’oro al valore atletico e ricevuta al Foro Italico dal presidente del Coni, Giovanni Malagò.
25/05/2015