Un incontro all’insegna del progresso scientifico quello tra i ricercatori dell’università di Verona e GlaxoSmithKline, rappresentata da Giuseppe Recchia, direttore medico e scientifico. L’appuntamento si è tenuto martedì 24 novembre a Palazzo Giuliari e rientra nell’ambito del progetto Dpac, Discovery partnership with academia, promosso da Gsk nei migliori atenei di tutta Europa. L'obiettivo di Dpac è selezionare le migliori ricerche accademiche in ambito farmacologico, che l’azienda provvederà a trasformare in nuovi composti. “In pratica”, spiega Recchia, “negli anni il nostro ruolo è cambiato: da ricercatori di composti siamo diventati ricercatori di ricercatori. Mettiamo cioè a disposizione il nostro know how e la nostra capacità di mettere a punto terapie innovative a chi ha progetti interessanti.” Cinque i progetti presentati dagli scenziati di ateneo ai responsabili del progetto Dpac di Glaxo. Di questi, sono due le ricerche selezionate dall’azienda.
“Metabotropic glutamate receptors 5 & reconsolidation memories: a novel target for prevention of addiction relapse” è il nome del primo progetto. Responsabile scientifico Cristiano Chiamulera, docente di Farmacologia, che, assieme a un team di ricercatori, da alcuni anni studia gli effetti della memoria e il suo ruolo nella ricaduta in comportamenti compulsivi come quelli verso cibo, alcol, fumo, droghe. Il team ha scoperto che psicoterapia e farmaci possono inibire in modo efficace questi meccanismi specifici. In particolare, l’indagine è stata svolta su un determinato recettore del glutammato per lo sviluppo di una potenziale terapia farmacologica. Una collaborazione su base scientifica con Gsk può aumentare le probabilità di successo di questa analisi.
Ilaria Decimo, ricercatrice del dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica, è responsabile scientifico di“Modulation of meningeal stem cell migration and differentiation: a new target for the therapy ofneurodegenerative diseases”, il secondo progetto selezionato da Gsk. In collaborazione con l’azienda farmaceutica, il gruppo di ricerca si propone di identificare nuovi farmaci per potenziare e migliorare le capacità rigenerative del cervello e del midollo spinale per la cura delle malattie neurodegenerative.
Ascolta le interviste a Ilaria Decimo e Giuseppe Recchia, realizzate da FAN.
24.11.2015