Ad alcuni mesi dalla scomparsa di Alice Magnani, studentessa del Corso di laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, martedì 1 dicembre 2015 nell’aula magna di Scienze Motorie l’università di Verona l’ha ricordata in occasione del conferimento della “Laurea alla Memoria”. A consegnare il diploma ai famigliari di Alice il rettore, Nicola Sartor. Presenti per l’occasione il presidente del Coni nazionale Giovanni Malagò e rappresentanti di alcune Federazioni nazionali e locali.
La cerimonia è stata un importante momento di condivisione del mondo accademico e sportivo coinvolto nelle scienze motorie con i familiari di Alice e di tutti coloro che l’hanno accompagnata nella sua vita. “La decisione di conferire questa “Laurea alla memoria” ad Alice – ha detto il rettore Sartor – è stata presa in modo unanime del Senato accademico. L’università è una comunità, fatta di relazioni, e in questo modo occorre viverla. E questa aula, oggi, lo testimonia”. Alice era impegnata con ottimi risultati nello studio delle scienze motorie. Associava l'impegno universitario a una esperienza diretta nello sport praticato dall'età giovanile fino ai massimi livelli. Iniziò a giocare a tamburello fin da piccola. Nel 2002 il suo primo titolo italiano con la squadra del Noarna, vicino a Rovereto, e da quel momento sono state innumerevoli le sue soddisfazioni sportive: 13 scudetti, 2 volte la Coppa Italia, 1 Super Coppa europea, 1 Coppa Europa e numerose presenze in Nazionale. Il 28 ottobre 2014 è stata premiata con la medaglia d’oro al valore atletico e ricevuta al Foro Italico dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Ci sono tanti modi per rappresentare lo sport in Italia – ha dichiarato Malagò– ma oggi è una cosa diversa da tutte le altre, è un momento in cui è indispensabile offrire una testimonianza. Ho avuto la fortuna di conoscere Alice e ci siamo affettuosamente capiti. Conservo due sue fotografie con dedica nello studio del Coni in cui ci sono le immagini di molti atleti che hanno vinto le Olimpiadi. Alice alle Olimpiadi non è andata, ma le ha vinte ugualmente”.
Moderata da Federico Schena, presidente del collegio didattico di Scienze motorie, la cerimonia ha visto la presenza di Andrea Sbarbati, direttore del dipartimento di Scienze neurologiche, biomediche e del movimento, dei docenti di Scienze motorie, rappresentanti delle Federazioni sportive nazionali e locali, personale tecnico amministrativo di ateneo, studentesse, studenti, amici. Commovente è stato il ricordo portato dai compagni di Scienze motorie e in particole del gruppo delle esercitazioni pratiche, con cui Alice aveva un rapporto unico e privilegiato. Massimo Lanza, docente di Metodi e didattiche dell’attività sportiva, suo relatore di tesi, ha inoltre illustrato il lavoro di Alice, ormai pronto a essere discusso, dal titolo “L’attività sportiva come strumento di liberazione dall’artrite reumatoide”, dedicato alla patologia che affliggeva Alice e contro la quale lottava da anni. A chiudere l’incontro le parole del padre di Alice: “Scienze motorie era l’ombelico del mondo per mia figlia. Oggi avrebbe dovuto essere un giorno di festa, invece siamo qui a ricordarla. Vi ringrazio tutti per l’affetto dimostrato”.
01.12.2015