Più di un milione e duecentomila euro per il sostegno di 7 cicli di dottorato e 21 borse di studio e oltre due milioni e trecentomila euro di contributi per fini istituzionali in relazione alla gestione di Tesoreria. Sono questi i numeri relativi al sostegno che Banca Popolare di Verona ha destinato all’università degli studi di Verona.
Le risorse stanziate a sostegno dei dottorati di ricerca hanno permesso, in questi anni, di sostenere importanti iniziative che hanno interessato i seguenti settori: Economia e Direzione aziendale, Economia e Finanza, Diritto ed Economia dell’impresa: discipline interne e internazionali, Patologia oncologica e Fisiopatologia rigenerativa tissutale umane, Nanotecnologie e Nanomateriali per applicazioni biomediche, Diritto ed Economia dell’impresa, Biologia e Patologia molecolare e cellulare, Economia e Management, Scienze giuridiche europee internazionali, Scienze biomediche cliniche e sperimentali. Per un totale di 21 borse di studio, ciascuna della durata di tre anni. Per il 31° ciclo, che ha avuto inizio il 1° ottobre 2015, sono stati selezionati i corsi di dottorato in: Economia e Management del dipartimento di Scienze economiche, diretto da Diego Lubian; Scienze giuridiche Europee e Internazionali del dipartimento di Scienze giuridiche, diretto da Donata Gottardi; Scienze Biomediche Cliniche e Sperimentali del dipartimento di Medicina, diretto da Oliviero Olivieri. Le borse di studio sono state assegnate a Chiara Tabarini, per il corso di Economia e Management, Simone D’Ascola per Scienze giuridiche Europee ed Internazionali e a Maela Tebon per Scienze Biomediche Cliniche e Sperimentali. È stato, inoltre, confermato il sostegno al 32° ciclo il cui bando, per l’avviamento dei corsi, sarà pubblicato nel prossimo mese di aprile. Un segnale importante da parte della Banca Popolare di Verona che intende continuare a sostenere il percorso dei giovani dottorandi che hanno scelto l’Italia e in particolare l’ateneo scaligero, per conseguire il più alto livello di formazione previsto nel nostro ordinamento accademico. La collaborazione tra l’università e la Banca Popolare di Verona negli anni ha avuto e continuerà ad avere importanti ricadute sul territorio. In un contesto economico in cui aumentano i bisogni ma diminuiscono i finanziamenti pubblici, infatti, risulta sempre più importante sostenere le eccellenze del territorio e promuovere la ricerca e lo studio nei diversi ambiti.
”L’università di Verona è motivo d’orgoglio per la città. L’eccellenza dell’ateneo è ormai riconosciuta non solo nel territorio veronese ma nell'intero panorama nazionale e consente ogni anno di far gravitare su Verona molti giovani, anche dall’’estero, per studiare e per formarsi. – Commenta Carlo Fratta Pasini, Presidente del Banco Popolare – La banca con grande convinzione ha sempre sostenuto l’università consapevole dell’importanza della didattica e della ricerca per la formazione delle nuove generazioni”. “Desidero ringraziare il Banco Popolare per il sostegno, ormai continuativo e consolidato, al nostro ateneo – dichiara il Rettore Nicola Sartor – investire nei giovani, attraverso il finanziamento di borse di studio dottorali, non è solo un lodevole atto di generosità per il futuro delle nuove generazioni ma anche una chiara manifestazione di fiducia nei confronti della qualità, dell'eccellenza e della serietà del nostro ateneo. Tutto questo ci onora e ci sprona a continuare con rinnovata energia il nostro lavoro, la nostra missione, in sintonia con le realtà importanti del territorio e della nostra città”.
Guarda l’intervista a Michela Mirenda, dottore di ricerca grazie della collaborazione tra università e Banca Popolare, che sta proseguendo la sua attività di ricerca come borsista della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
07.03.2016