"Avevamo bisogno di comunicare tra di noi per vedere quali sono i limiti di ricerca del dipartimento, per costruire la nostra forma scientifica e quindi abbiamo pensato di attivare una seconda giornata della ricerca". Così Luigina Mortari, direttrice del dipartimento di Scienze umane di ateneo, ha introdotto la seconda giornata della ricerca, che si è tenuta mercoledì 8 giugno nell’aula 2.3 del Polo Zanotto.
"Molte sono state le richieste di partecipazione – ha spiegato Mortari – tanto che è in programma, a settembre, una terza giornata. Questi incontri sono divisi per linee di ricerca dal momento che anche il dipartimento è strutturato su grandi macroaree. Tutte le proposte di presentazione di ricerca, giunte da team o da sigoli, sono state studiate da una commissione che ha strutturato la giornata secondo tre precise aree tematiche in modo che su uno stesso tema si potessero vedere i contributi della filosofia, della psicologia, della sociologia, della pedagogia e dell’antropologia".
Le tre sessioni della giornata hanno affrontato i temi “Teorie e pratiche della cura”, “Percezione e interpretazione” e “Infanzia, famiglia e reti sociali”. "La volontà infatti – ha concluso Mortari – è proprio quella di dare una struttura interdisciplinare alle linee di ricerca, alle domande più importanti che, in questo momento, nel panorama scientifico internazionale, attraversano le scienze umane. Inoltre si vuole dare una visione chiara di come si situa il nostro dipartimento sul trattamento di queste aree".
09.06.2016