Si è svolto lunedì 4 luglio alle 16.30 a Villa Lebrecht, sede del corso di laurea in Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche, un nuovo appuntamento dedicato alla vite e al vino organizzato dal dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona diretto da Paola Dominici. La giornata di studi intitolata “La qualità dal vigneto alla cantina: osservazioni recenti e nuovi strumenti di gestione” ha visto, tra gli altri, anche l’intervento di Paul Smith, ricercatore dell’Australian wine research Institute.
L’incontro. Oltre a Smith, che ha parlato di “Opportunities for creating value in wine production: impact of the proteins, polyphenols, polysaccharides, oxygen and sulfur compounds”, sono intervenuti Maurizio Ugliano, docente di Enologia dell'ateneo, e Gianbattista Tornielli, ricercatore di Ecologia e Fisiologia della vite. Ugliano si è soffermato su “Nuovi approcci alla gestione dell’ossidabilità di mosti e vini”, con un focus sull'impiego di nuovi sensori per la valutazione rapida della risposta ossidativa di mosti e vini, per una gestione "di precisione" delle operazioni di vinificazione connesse agli aspetti di ossidabilità e longevità dei vini bianchi. Tornielli ha tenuto poi l'intervento “Interpretare la qualità dell’uva con le moderne tecniche di analisi su larga scala”, durante il quale sono stati esaminati potenzialità e limiti di questo approccio e sono stati forniti alcuni esempi di informazioni che hanno permesso di capire come l’acino d’uva raggiunga le sue caratteristiche qualitative finali.
05.07.2016