Donna in dialogo tra culture diverse, donna nel linguaggio, donna come corpo in scena. Tre chiavi di lettura per altrettanti appuntamenti con il femminile che il Cug, Comitato unico di garanzia dell’università di Verona, propone in occasione della giornata Mondiale della donna.
Il primo, in programma mercoledì 7 marzo alle 20.30, nell’Aula A degli Istituti biologici e realizzato grazie alla collaborazione con la Biblioteca Meneghetti, vede la proiezione del docufilm “Porto il velo, adoro i Queen” di Luisa Porrino. Attraverso le interviste a tre giovani donne musulmane, nate e cresciute in Italia, il film documentario mostra, in un’ottica femminile, a che punto è giunto il dialogo tra culture diverse, tra Oriente e Occidente. Dopo la proiezione seguirà un dibattito con Olivia Guaraldo del Cug di ateneo, la regista Luisa Porrino e una delle protagoniste del docufilm, Batul Hanife, laureatasi in psichiatria proprio a Verona.
Mercoledì 14 marzo, alle 17.30 nell’aula T.1 Polo Zanotto, focus sul linguaggio di genere, da diversi anni oggetto a livello internazionale e nazionale di numerose iniziative atte a eliminare le discriminazioni di genere negli usi linguistici. Introdurrà l’appuntamento Marina Garbellotti, presidentessa del Cug. A seguire l’intervento “La natura biologica e culturale del linguaggio, in prospettiva di genere” di Giuliana Giusti, dell’università di Venezia che spiegherà perché l’uso della forma femminile per definire l’incarico o la funzione, quando a ricoprirla è una donna, è importante per conferire visibilità alla presenza femminile.
Ultimo appuntamento, in programma il 29 marzo alle 21, al teatro Camploy, lo spettacolo di Susanna Bissoli, Letizia Quintavalla, Rosanna Sfragara, “L’è morta ma ghe bàte el còr” coproduzione Bottega d’arte di Tam Teatromusica, Echidna Associazione e Bel-Vedere Lab. Si tratta di uno spettacolo che interseca tre dimensioni: il sacro, il femminile e il rapporto con il territorio. Uno spettacolo tutto al femminile perché nasce dall’amicizia di tre donne, vede in scena due donne e una bambina che si confrontano con la malattia, il corpo, la morte, il mistero dell’essere al mondo e racconta la storia di una donna. Posti esauriti.