Sabato 9 marzo, alle 12.30, si terrà la presentazione del libro“Il Biondino della Spider Rossa. Crimine, giustizia e media”, edito da Cacucci, insieme agli autori Laura Baccaro, criminologa e psicologa di Padova, e Maurizio Corte, docente a contratto di Giornalismo interculturale e multimedialità di ateneo, che saranno intervistati dal giornalista Ernesto Kieffer. L’evento si svolgerà durante il “Brunch con gli autori” a Lo Speziale, via XX Settembre, 7, Verona. Il libro tratta la vicenda di Milena Sutter e Lorenzo Bozano, condannato nel 1975 per il rapimento e l’omicidio della ragazza.
La concessione della semilibertà arrivata di recente all’uomo, riporta alla memoria degli italiani un dramma che sconvolse l’Italia e mezza Europa. Al tempo non sono stati analizzati molti degli aspetti medico-legali e investigativi che oggi, con tecniche adeguate, è possibile comprendere da un diverso punto di vista. Su quel caso non è però stato raccontato tutto. Grazie alle nuove tecniche di analisi e di ricerca messe a disposizione dalle scienze sociali, gli autori e il gruppo di ricerca ProsMedia dell’università degli studi di Verona, rileggono da una diversa prospettiva e senza pregiudizi gli aspetti di una vicenda ancora tutta da comprendere, un fatto di cronaca nera che nel 1971 fu presentato come un sequestro e un omicidio per motivi di denaro. E sul quale la verità storico-scientifica non è ancora stata scritta.
“Con la criminologa Laura Baccaro abbiamo riletto con occhi e strumenti di indagine nuovi un caso giudiziario che è ancora nella memoria di milioni di italiani”, spiega Maurizio Corte, che con l’associazione culturale ProsMedia ha analizzato il ruolo dei media nel trattare il caso di Milena Sutter. “La bontà del nostro lavoro si è tradotta in un libro complesso, ma di agevole lettura. In un libro scomodo per tutti coloro che non hanno avuto il coraggio, e non l’hanno neppure oggi, di andare oltre le narrazioni ufficiali. E oltre le versioni di comodo date da certi giornali”.
La vicenda di Milena Sutter e Lorenzo Bozano. Genova, giovedì 6 maggio 1971, ore 17. Milena Sutter, una ragazza di 13 anni, scompare all’uscita della Scuola Svizzera, dove frequenta la terza media. È figlia di un ricco industriale. Il corpo della ragazza, senza vita, viene trovato in mare due settimane dopo la scomparsa. L’ipotesi investigativa è soltanto una: il sequestro per motivi di denaro. Ad essere accusato del rapimento e dell’omicidio della studentessa è un giovane di 25 anni, Lorenzo Bozano, un perdigiorno di famiglia alto-borghese. È soprannominato il “biondino della spider rossa”. Non è biondo, né magrolino. Assolto in primo grado nel 1973, Bozano viene condannato all’ergastolo nel 1975. Scappa in Francia e in Africa, ma nel 1979 viene arrestato e portato, in una contestata operazione di polizia, in Italia. Dopo oltre 40 anni di carcere Lorenzo Bozano continua a professarsi innocente: “Milena? Non l’ho mai conosciuta”.
Il libro di Laura Baccaro e Maurizio Corte è il frutto di una ricerca durata otto anni, condotta con la collaborazione del gruppo ProsMedia del Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona. I diritti d’autore sono devoluti in beneficenza alla prevenzione dello stalking e della violenza di genere.