Che importanza ha l’attività fisica nella prevenzione e nella malattia? Se ne è parlato mercoledì 25 settembre nell’aula magna De Sandre con Oscar De Pellegrin, più volte campione paraolimpico nelle specialità della carabina e del tiro con l’arco. La lectio magistralis “I hit the jackpot: the sport as a motivation for the life” è stata organizzata all’interno della terza edizione della Summer school “Muscle and bone: exercise, diet and treatment. A journey from DNA to phenotype and physical performance”. Responsabile scientifico della Summer school è Luca Dalle Carbonare, docente di Medicina interna nel dipartimento di Medicina
“Per la terza edizione della Scuola estiva – ha detto Dalle Carbonare – abbiamo deciso di tenere diverse lezioni sull’importanza e sul ruolo dell’attività fisica nella gestione e prevenzione della malattia. Per questo motivo, abbiamo chiesto al campione paralimpico Oscar De Pellegrin di intervenire, raccontando di come è riuscito a superare, tramite lo sport, i momenti difficili della sua vita”.
“Sono 25 anni che pratico sport e ho all’attivo sei partecipazioni alle paralimpiadi – ha ricordato De Pellegrin – Un traguardo che molto probabilmente non avrei raggiunto senza il sostegno della mia famiglia. Prima delle paraolimpiadi di Londra 2012 non ho potuto allenarmi per un’operazione alla spalla, ed è stato solo e unicamente in quel momento che mi sono sentito un disabile. Questo però non mi ha fermato e, pur essendomi qualificato ultimo, sono riuscito a portare a casa la medaglia d’oro nel tiro con l’arco individuale”.
La scuola estiva è organizzata dalla Scuola di Medicina in collaborazione con la Scuola di dottorato in Scienze della vita e della salute e la Scuola di Specializzazione in medicina dello Sport e dell’esercizio fisico.