Elena Zenaro, assegnista di ricerca all’università di Verona per il dipartimento di Medicina, ha vinto per la terza volta la borsa di ricerca messa a disposizione dalla Fondazione Umberto Veronesi. Un record che testimonia l’alta qualità della ricerca di Zenaro e dell’ateneo scaligero.
La borsa Veronesi non è il primo traguardo raggiunto da Elena Zenaro. La ricercatrice ha ottenuto un finanziamento di ricerca dall’Associazione italiana sclerosi multipla e ha vinto il premio Vergelli, il più prestigioso riconoscimento nell’ambito della neuroimmunologia italiana.
Il finanziamento alla ricerca della Fondazione Veronesi si concentra soprattutto negli ambiti di oncologia, cardiologia, neuroscienze e prevenzione, e quest’anno il bando pubblico ha ricevuto più di 500 domande di alto profilo. “Proprio perché la qualità delle application è elevata, il processo di valutazione è complesso e rigoroso”, spiega Chiara Tonelli, presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Veronesi. “Ci sono commissioni di esperti dedicate per ogni area di ricerca, ogni domanda viene valutata con parametri standard che riguardano il curriculum vitae del ricercatore, il progetto, le esperienze all’estero, le pubblicazioni”.
La Fondazione Veronesi nasce nel 2003 con lo scopo di promuovere la scienza tramite il sostenimento della ricerca scientifica, attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il finanziamento di progetti di alto profilo, e l’impegno nella divulgazione scientifica, affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti.