Giovedì 25 febbraio Scienze motorie è stata coinvolta nel progetto “Easy Basket in classe” della Federazione Italiana Pallacanestro. Erano presenti l’ex cestista della Nazionale Giacomo Galanda, l’ex giocatrice e oggi allenatrice Kathrin Ress, una rappresentanza del Cus Verona pallacanestro e alcune studentesse e studenti di Scienze Motorie. L’iniziativa si inserisce anche nel corso di Tecniche e didattica degli sport di squadra del docente Luciano Bertinato.
Il progetto, per tre anni ha coinvolto moltissime scuole primarie e palestre d’Italia, si è proposto, riuscendoci, ad avvicinare bambine, bambini e insegnanti al basket, con una pallacanestro facile, semplice, destrutturata, e regole ridotte al minimo. Questo per facilitarne la sperimentazione e favorire un approccio allo sport più libero, motivato, coinvolgente, senza sovraccarichi di applicazioni regolamentari. In questo caso, i palloni sono più leggeri, il campo è più piccolo, fare canestro vale tre punti, e colpire il ferro conta un punto. L’approccio ludico-didattico è stato favorito dai materiali forniti dalla federazione e da schede di gioco per i docenti.
Quest’anno, a causa della pandemia, il lavoro che prima veniva svolto nelle scuole in presenza, si è trasformato nella creazione di video. Galanda e Ress, nella palestra del palazzetto Gavagnin, hanno ideato una serie di video, piccole pillole tematiche sul palleggio, il passare la palla, il tiro a canestro. Questo materiale, divulgato alle scuole, diventerà l’occasione per un contest: ogni classe si inventerà un modo di palleggiare e la migliore inventiva tecnica verrà premiata dalla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP).
“Un percorso coinvolgente che ha visto una partecipazione motivata: l’idea è quella di valorizzare lo sport, semplificandolo in alcuni aspetti e avvicinare i ragazzi alla pallacanestro e al giocosport in generale”, dichiara il responsabile tecnico della Federazione Minibasket Maurizio Cremonini.
“La promozione e la valorizzazione del movimento passa anche attraverso attività condivise come questa. Per noi sono occasioni di confronto che arricchisco l’eccellenza delle nostre proposte”, afferma il professore Federico Schena di Scienze Motorie.