“Nel mondo di oggi è di fondamentale importanza la lettura della realtà e la pandemia ha rafforzato in modo particolare questo interesse. La diffusione della storia di genere ha un impatto sulla società, per questo bisogna sviluppare una prospettiva storica e una lettura corretta della realtà contemporanea”.
Ha esordito così, mercoledì 9 giugno, Raffaella Sarti, presidente della Società italiana delle storiche (Sis) che ha aperto l’VIII Congresso della Sis, “Storia di genere. Incontri, intrecci, prospettive” realizzato con l’obiettivo d’offrire la possibilità di valutare la profondità delle radici storiche con le quali ci si confronta, analizzando i punti di continuità, di rottura e diffondendo una sensibilità verso queste tematiche. A seguire l’intervento di Marina Garbellotti, docente di Storia moderna all’università di Verona e coordinatrice scientifica del congresso che ha poi passato la parola a Donata Gottardi, prorettrice di ateneo per i saluti istituzionali e ad Alessandra Cordiano, presidente uscente del Cug, il Centro unico di garanzia.
Protagonista del primo panel dei lavori è stata Joanna De Groot, ricercatrice e docente di genere e storia delle donne all’università di York, che ha tenuto la lectio magistralis “The space of gender and the gender of space: some thoughts from a historian of nineteenth century Iran” in memoria di Anna Vanzan, componente della Sis e scomparsa prematuramente nel 2020. Insieme, grazie alla profonda conoscenza di Anna Vanzan dell’Iran, hanno cercato “d’approfondire l’interesse delle storie delle donne e di genere del Paese, concentrandosi sull’importanza degli elementi spaziali”. Nel suo intervento di mercoledì, De Groot, ha sottolineato come le “narrazioni convenzionali della disuguaglianza di genere dell’Iran del XIX secolo sottolineano l’esclusione e la segregazione delle donne dai cosiddetti spazi urbani pubblici, un approccio più rilevatore si ottiene se consideriamo in che modo le donne avrebbero potuto essere presenti in tali spazi insieme agli uomini”.
Il video completo dell’incontro è disponibile sul canale YouTube d’ateneo.
Abbiamo chiesto a Marina Garbellotti un bilancio finale del Congresso e una riflessione sull’importanza dell’insegnamento della storia di genere
Intervista a cura di Alice Ambrosi, tirocinante Univerona News