L’obiettivo finale è di quelli ambiziosi: costruire un nuovo approccio culturale alla giustizia stessa, in cui tutta la comunità è coinvolta. È a questo che tendono, oltre ovviamente a informare e formare, gli incontri sulla Giustizia riparativa che il Tavolo permanente per la Giustizia riparativa – rete di Verona e il dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona hanno organizzato in queste settimane. Il prossimo appuntamento, gratuito e dedicato agli studenti, è fissato per giovedì 10 marzo dalle 14 alle 17 nell’aula Megalizzi (ex aula T4), Palazzo di Lettere, con ingresso da via San Francesco 22. E si propone di approfondire, tra gli altri aspetti, il ruolo della comunità in un percorso riparativo, con un focus sul ruolo del volontariato nell’attività di accoglienza di persone in misure alternative e di comunità. Il Csv, Centro di Servizio per il Volontariato, è parte della rete di Verona del Tavolo permanente per la Giustizia riparativa che conta l’adesione di sette istituzioni pubbliche e di altri sei enti del Terzo settore. Un ambito che in questi ultimi anni è andato sempre più strutturandosi fino a raggiungere numeri importanti. Dal Bilancio Sociale 2021, relativo all’anno precedente, emerge infatti che si sono rivolte allo Sportello di giustizia riparativa 80 persone tra cittadini, che hanno chiesto informazioni per lo svolgimento di misure di giustizia riparativa e di comunità, e avvocati. Le persone accolte al CSV di Verona in convenzione con il Tribunale di Verona per svolgere attività di pubblica utilità sono 2. Complessivamente, le ore di servizio e accompagnamento erogate sono 245. È nel 2020, inoltre, che è nato e ha mosso i primi passi il Tavolo permanente per la Giustizia riparativa. L’incontro di giovedì 10 febbraio si intitola “La giustizia ripartiva e i suoi attori” e all’approfondimento interverrà Irene Magri dello Sportello Giustizia del CSV di Verona, con l’intervento “La comunità per la giustizia riparativa”. «Proporremo un focus sul particolare ruolo del volontariato nell’attività di accoglienza di persone in misure alternative e di comunità poiché le organizzazioni svolgono un ruolo sociale fondamentale per la comunità: sono molte le persone che, dopo aver svolto il periodo, ci raccontano come l’esperienza ha cambiato il loro modo di vedere le cose», spiega Magri.
Tra i relatori anche l’assistente sociale Stefania Zambelli dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Verona che traccerà un focus su “I servizi sociali e la giustizia riparativa” mentre Alessandro Ongaro della Caritas diocesana veronese cooperativa sociale Il Samaritano, e Silvio Masin, responsabile dei servizi e progetti sulla giustizia riparativa per l’Istituto Don Calabria, spiegheranno che cos’è e di cosa si occupano i facilitatori nel processo di riparazione. E ancora, l’Associazione Scaligera Vittime di Reato (ASAV) segnalerà “I servizi per le vittime di reato”. Il successivo incontro “Vittima, reo, comunità: gli strumenti della giustizia riparativa” si terrà giovedì 24 marzo, medesimo orario e luogo.
Contributo a cura dell’ufficio comunicazione Csv