Grande partecipazione di studentesse e studenti alla lezione inaugurale dell’anno accademico 2022/23 del corso di laurea in “Scienze delle attività motorie e sportive” dell’università di Verona. A tenere a battesimo la prima lezione Damiano Tommasi, sindaco di Verona con delega allo Sport. Presenti questa mattina, nel palazzetto Gavagnin di Scienze motorie dell’università di Verona, circa 300 matricole provenienti, per la gran parte, dalla provincia di Verona.
A dare il benvenuto alle studentesse e agli studenti presenti in aula Federico Schena, delegato alla didattica del magnifico rettore, che ha introdotto i ragazzi alla nuova vita universitaria. “Scienze motorie – ha detto Schena – è una realtà del nostro ateneo che sta crescendo bene e velocemente, con riscontri molto positivi a livello didattico e di ricerca scientifica e con riconoscimenti internazionali importanti. Questo è il contesto che vivrete in questi anni, diventando voi stesse e voi stessi protagoniste e protagonisti del vostro percorso formativo e di crescita umana. L’università di Verona ha un rapporto privilegiato con il territorio: è dentro la città, lavora in sinergia con essa, in stretta collaborazione con le associazioni sportive e non solo. La presenza del sindaco Damiano Tommasi è il segno di questa forte relazione”.
“La città di Verona – ha affermato il sindaco Tommasi – ha tante eccellenze e la sezione di Scienze Motorie è senza dubbio una di queste, per offerta formativa e per gli spazi che mette a disposizione. Io ho fatto dello sport la mia professione, per questo era un dovere essere presente all’avvio dell’anno accademico di un corso di studi che, spesso, viene sottovalutato, ma che invece ti trasmette tutte quelle soft skills fondamentali per affrontare il mondo del lavoro. Lo dico per esperienza personale, svolgendo ora un ruolo di grande responsabilità e di rappresentanza in una città importante, insieme ad una squadra ma con ancora tanto da imparare e con l’obbligo di allenarci tutti continuamente, per essere sempre sul pezzo e mettere in campo le competenze giuste per affrontare ogni situazione, superando le sconfitte e i propri limiti. Resilienza e costanza sono infatti doti che non tutti hanno, una predisposizione mentale che spesso ha chi sceglie questo tipo di indirizzo, che mi aspetto acquisisca le competenze per essere davvero un testimonial del benessere fisico e psicologico. Auguro agli studenti di vivere al cento per cento questo percorso e di coltivare queste qualità, che saranno ancor più valorizzate dai docenti che li seguiranno, per arrivare ad una formazione capace di trasferire competenze e conoscenze ad altri ancora. Questo anche a fronte della nuova riforma del lavoro sportivo, che apre ad una professionalità diversa e incrementa l’importante ruolo che lo sport ha nella comunità, nelle società sportive, nella scuola e a favore di tutti i nostri cittadini che fanno attività motoria a qualsiasi età”.
Presenti all’appuntamento anche numerosi docenti, guidati dal presidente del collegio didattico Carlo Capelli, che hanno spiegato il programma di studio, l’organizzazione della didattica, le attività pratiche e laboratoriali previste e le modalità di svolgimento di tirocini e stage quale momento di esperienza e contatto con associazioni e istituti scolastici del territorio, centrali per il loro futuro professionale.