“#lagiornatadellaterra non festeggerebbe mai #lagiornatadelluomo” questo è il tweet citato durante l’incontro, “Verso una terra in salute. Riflessioni su un mondo sostenibile”, tenutosi nel Chiostro San Francesco il 29 maggio, da Claudia Daffara, docente di Fisica applicata del dipartimento di Informatica e membro della Rus, rete delle università sostenibili.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali di Matteo Nicolini, referente del Magnifico Rettore per la sostenibilità ambientale e presidente commissione Rus di ateneo e Pietro Trincanato, consigliere comunale.
A dare il via all’evento è stato Massimiliano Badino, docente di Logica e filosofia della scienza del dipartimento di Scienze umane, che ha parlato di come le nuove tecnologie siano sia un aiuto per eliminare gli sprechi e rendere i processi produttivi più efficienti sia una minaccia per la sostenibilità dato che l’energia che utilizzano è estremamente impattante sull’ambiente.
È seguito l’intervento di Angela Fara, docente di scienze naturali al Liceo delle Scienze Umane “Carlo Montanari” di Verona e coordinatrice della Rete Sos, scuole orientate alla sostenibilità, che comprende circa 25 istituti scolastici, con lo scopo di realizzare percorsi di formazione sia per docenti delle scuole superiori sia per studentesse e studenti, nonché laboratori e progetti sempre nell’ambito della sostenibilità. Dall’anno scorso, la Rete ha iniziato anche una collaborazione con l’università di Verona, organizzando corsi di aggiornamento specifici per docenti e dei progetti anche con le associazioni di volontariato. “L’intento è di creare una nuova modalità di apprendimento per coinvolgere a livello emotivo gli studenti e le studentesse, perché senza emozione non si arriva all’essenza delle cose” ha spiegato Angela Fara.
Claudia Daffara si occupa di attività di ricerca in Fisica applicata ai Beni Culturali, sviluppando metodi, strumentazione e modelli per l’analisi non invasiva delle opere d’arte nell’interazione con l’ambiente. Durante il suo intervento ha evidenziato un problema nell’approccio che le persone hanno nei confronti dell’ecosistema, in quanto non bisogna doverle convincere ma coinvolgere nella lotta per la sostenibilità.
Presenti all’incontro anche studentesse e studenti che hanno partecipato al concorso di fotografia dal titolo “Il mio destino di plastica”, promosso dalla Commissione Rus d’ateneo che si propone di creare, all’interno della comunità universitaria e nelle relazioni con il territorio, maggiore attenzione e consapevolezza per i temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica affinché le persone vi orientino i propri stili di vita e divengano capaci di effettuare scelte responsabili nella prospettiva del bene comune.
A prendere la parola durante il talk anche il vincitore Luca Fron con il suo scatto “Natura morta” scelto per il linguaggio essenziale e per una fotografia lapidaria del nostro futuro. Presente anche Dumitru Scutelnic che ha ricevuto la menzione speciale fuori concorso per la sua opera processata tramite intelligenza artificiale dal titolo “La plastica ovunque e a ogni livello”.
Inoltre, all’evento hanno preso parte “Kosmica KRD”, Giornata russa cosmica, un collettivo artistico di ex-studenti di Lingua e traduzione russa dell’università di Trieste e ragazze e ragazzi del progetto Tetris con la responsabile Margherita De Michiel. Tetris è un progetto di Terza Missione interdipartimentale e interateneo del dipartimento di Scienze giuridiche, del linguaggio, dell’interpretazione e della traduzione dell’università di Trieste che include come partner attivo anche l’università di Verona con Claudia Daffara.
Sara Mauroner