L’università di Verona entra nel Consiglio direttivo di Sar – scholars at risk Italia. L’ateneo scaligero è stato eletto insieme alle università di Bologna, Cagliari, Pavia, Roma La Sapienza, Torino e la scuola superiore di Catania.
Per Univr, le rappresentanti nel Direttivo per l’università di Verona saranno la referente accademica Emanuela Gamberoni, docente del dipartimento di Cultura e civiltà, e la referente operativa Isolde Quadranti, responsabile del Centro di documentazione europea del dipartimento di Scienze giuridiche. Il supporto amministrativo per la realizzazione delle iniziative promosse dalla rete sarà affidato all’Area ricerca, e in particolare ad Anna De Salvo.
La sezione italiana della rete internazionale Sar è stata costituita nel febbraio 2019 attraverso la partecipazione di ventuno tra università e istituti di ricerca italiani. Le elezioni per il biennio 2023-2025 per le cariche del Consiglio direttivo si sono svolte lunedì 3 luglio in occasione dell’assemblea generale di Sar e il nuovo Direttivo si è insediato lo scorso 6 ottobre nel corso dell’assemblea nazionale Sar Italia ospitata dall’università di Trieste. Il coordinamento del Direttivo per il prossimo biennio è stato affidato all’università di Torino e alla scuola superiore di Catania.
Con il nuovo ingresso dell’università di Messina e del Cnr, Sar Italia conta oggi quaranta adesioni, numero destinato ad aumentare ancora in tempi brevi. Obiettivo di Sar Italia è la promozione della libertà accademica e la protezione di studiosi in pericolo di vita o il cui lavoro viene compromesso da minacce o persecuzioni. La Rete promuove azioni e iniziative di accoglienza, formazione, sensibilizzazione su diritti e situazioni di vulnerabilità e collabora con le altre reti nazionali/internazionali affini.
“Numerosi sono i ricercatori e le ricercatrici che hanno beneficiato sino ad ora dell’ospitalità di alcuni atenei partner, proprio grazie a queste azioni di sensibilizzazione poste in essere dalla Rete – commentano le rappresentanti del Direttivo -. Il nostro ateneo, a seguito di un bando Sar nel più ampio quadro delle azioni di cooperazione internazionale, ospita ad oggi nel dipartimento di Informatica un ricercatore a rischio proveniente dallo Yemen”.
Maggiori informazioni https://www.univr.it/it/scholars-at-risk
© Damian Sobczyk – adobestock