C’è tutto un mondo intorno. È questo il titolo del secondo incontro di “Conoscere Mi/Ti Rispetto”, il laboratorio didattico ideato dall’ateneo per promuovere una cultura dell’accettazione delle differenze in ateneo e sul web, che si è tenuto il 7 novembre a Palazzo Giuliari.
Le studentesse e gli studenti che partecipano al progetto ideato da Nicoletta Zerman, delegata del Magnifico Rettore alla Comunicazione, hanno potuto dialogare sui temi che ruotano attorno alla violenza di genere grazie agli interventi di Marisa Mazzi, presidente dell’associazione “Isolina e…”, Emilia Greco e Sara Gini avvocate dell’associazione Telefono rosa. Con loro Zerman, Donata Gottardi, consigliera del Magnifico Rettore al Tavolo sindacale e Garante della componente studentesca dell’università di Verona e Roberto Leone, consigliere del Rettore al Tavolo sindacale.
Durante l’incontro è stato affrontato il tema della violenza di genere a partire dai pregiudizi e dagli stereotipi che ruotano attorno a queste forme di sopraffazione, un esempio è contenuto nell’indagine Istat del 2019, con un focus sui più recenti fatti di cronaca, su come questi vengano presentati dai media e su ciò che a livello giuridico è stato fatto e ancora c’è da fare.
Il prossimo appuntamento, “Immagini che parlano. Rappresentazioni della violenza”, è previsto per martedì 14 novembre e vedrà come ospiti Chiara Antonioli, responsabile dell’unità operativa Comunicazione visiva di ateneo e Federica De Cordova, ricercatrice di Psicologia sociale.
“Conoscere Mi/Ti Rispetto” è nato per creare occasioni di incontro e confronto costruttivo sui temi del rispetto e della non violenza, in modo da poter identificare gli strumenti utili per affrontare questi temi. Il progetto è patrocinato dal Consiglio degli studenti dell’università di Verona assieme a Nicoletta Zerman nel gruppo di coordinamento, Donata Gottardi, Roberto Leone e Chiara Antonioli. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto tecnico di Marco Archivetti, Paolo Rucci, Olga Forlani e Maurizia Pezzorgna.