“Economia, etica e sostenibilità”, ecco le tre parole chiave del convegno tenutosi mercoledì 22 novembre al Polo Santa Marta, organizzato dall’Alvec, Associazione laureati in Economia dell’università di Verona, e Lions Club.
Patrocinato dai dipartimenti di Scienze economiche e di Management dell’università di Verona, l’evento ha visto la partecipazione di Roberto Ricciuti, docente di Politica economica dell’ateneo scaligero, Sara Moggi, docente di Economia aziendale dell’università di Verona, e Sabrina Bonomi, docente dell’università E-Campus.
“Trattiamo etica, economia e sostenibilità che sono tre argomenti fortemente intrecciati, soprattutto in questo momento”, ha spiegato Roberto Ricciuti. “Questo evento si costituisce di una parte accademica e di ricerca che poi si unisce ad esempi concreti di casi interessanti o di successo del nostro territorio in cui questi tre fattori si sono riuniti”.
Dopo i saluti istituzionali di Giam Pietro Cipriani, direttore del dipartimento di Scienze economiche, di Elena Giaretta, referente Terza missione del dipartimento di Management, Luisa Ceni, assessora alle Politiche sociali del Comune di Verona, Enzo Taranto, presidente Lifebility, Vincenzo Di Matteo, presidente Alvec, e Carlo Ferrari, governatore Lions Distretto 108 Ta1, e dopo le relazioni dei docenti, sono intervenuti imprenditori, imprenditrici e manager di imprese operanti in diversi settori, sia nel sociale che non, e di startup che si prefiggono obiettivi etici, per raccontare le loro testimonianze: Paolo Braguzzi, cofondatore The Good Business Academy, Marco Ottocento, presidente Valemour , Anna Fiscale, fondatrice e presidente Quid impresa sociale, Marco Livelli, consigliere delegato Fidia SpA, Ivan Guarini, della start up Isinnova, Matteo Beccatelli, cofondatore start up Biometrica, e Alessia Filippini, consigliere di BCC Valpolicella Benaco.
Due gli obiettivi di questo incontro: parlare di etica nel mondo del lavoro, e presentare due progetti a carico dell’organizzazione Lions, il Lifebility Award e il Lifebility for Humanities.
Il primo rivolto al mondo delle start up e premia “un’idea innovativa e realistica rivolta al sociale ed in grado di migliorare, semplificare e rendere fruibili, a costi sostenibili, i servizi pubblici e privati della comunità, il secondo finalizzato alla produzione di un racconto o di un graphic novel di argomento etico.
Entrambi i progetti, che sono stati presentati da Leonardo Di Noi, del direttivo di Lifebility, sono rivolti a un pubblico di età compresa tra i 18 e i 35 anni, proprio per mettere in comunicazione i giovani con la realtà imprenditoriale.