Saranno davvero gli insetti il cibi del futuro? Questa la domanda che ci si è posti nel corso del laboratorio che si è tenuto martedì 3 dicembre, al museo di Storia naturale di Verona. L’evento rappresenta il secondo incontro organizzato nell’ambito di un accordo di collaborazione tra il Comune di Verona, la direzione dei Musei Civici e il dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona. Questa iniziativa si inserisce nelle attività trasversali di Citizen Engagement del progetto Pnrr Inest (Cross-cutting Activity 3 – Citizen Engagement), con un focus sulla digitalizzazione e la sostenibilità. A portare i saluti iniziati è stato Luigi Tronca, docente del dipartimento di Scienze umane, tra gli organizzatori dell’incontro.
Barriere culturali o economiche? Tabù alimentari o semplice scetticismo legato al gusto? O forse una scarsa familiarità con questo tipo di alimenti? Sono questi alcuni dei fattori che spingono molte persone, soprattutto in Occidente, a rifiutare l’idea di integrare gli insetti nella propria dieta. A fare luce su queste tematiche è stato Leonardo Latella, dottore di ricerca in Biologia evoluzionistica, responsabile e conservatore zoologo del museo di Storia naturale di Verona.
Eppure, come ha sottolineato Latella, gli insetti sono consumati da secoli in molte culture, sia per necessità che per gusto, e rappresentano un alimento valido e sostenibile grazie alla loro elevata efficienza nutritiva e al ridotto impatto ambientale. Infatti, sono allevati con un minor consumo di acqua, cibo e spazio, e con emissioni di gas serra inferiori rispetto agli allevamenti tradizionali.
Durante l’evento, Latella ha evidenziato i vantaggi degli insetti come alimento, invitando alla riflessione sull’importanza di diversificare le fonti proteiche per affrontare le sfide future legate alla sostenibilità alimentare.
L’iniziativa, che ha permesso la creazione di un dialogo su temi di grande attualità, ha suscitato l’interesse e la curiosità dei partecipanti, segno di una crescente apertura verso nuove prospettive alimentari.