Tra ritmi jazz e pop, tra musica sacra, profana e gospel, il chiostro di San Francesco si è acceso per tre serate all’insegna della musica. La manifestazione, ad ingresso gratuito, ha registrato una forte partecipazione di tutti i residenti di Veronetta e non solo, un modo per l’intero quartiere e per la città di entrare in contatto con gli ambienti universitari che quotidianamente vengono relegati alla sola attività didattica.
Appuntamento annuale. Organizzata dall’Ufficio comunicazione dell’ateneo in collaborazione con Esu Ardsu, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Verona, il sostegno della Prima circoscrizione e in collaborazione con il Consiglio degli studenti, Unifestival rappresenta il primo passo verso la creazione di un appuntamento annuale, punto di incontro tra tutti coloro che amano il canto e che vivono un’esperienza di condivisione e armonia.
La rassegna corale. Il vero cuore della rassegna musicale sono stati i concerti corali dove circa 150 giovani si sono esibiti giovedì 18 e venerdì 19 giugno spaziando dalla musica rinascimentale polifonica a quella profana, dalle grandi hits del pop americano e britannico degli anni Cinquanta al gospel e ai brani d’autore. Sul palco: il coro dell’ateneo scaligero diretto da Luca Marchetti e i cori veronesi “Jupiter group” e “Evenjoy” e come ospite anche il coro degli studenti dell’università di Parma, a dimostrare quanto Verona tenda all’apertura verso le altre università italiane.
17 giugno, “La cena della sposa”. È stata “La cena della sposa” ad aprire in grande stile la manifestazione. La commedia musicale popolare di Nicola Dentamaro e Marco Ongaro con Grazia De Marchi e Tiziano Gelmetti, ha fatto divertire e anche riflettere, ha stupito e incuriosito. Un vero e proprio musical in dialetto veronese che in chiave brillante ha proposto un'attenta riflessione sui cambiamenti della società. Affrontando in maniera tragicomica temi importanti quali l’integrazione e la convivenza con gli stranieri, la commedia ha fatto i conti con matrimoni multiculturali e litigi familiari.
18 giugno, “Dal Rinascimento al pop”. Gli studenti dell’ateneo scaligero hanno presentato una selezione di musica rinascimentale polifonica a più voci con un originale finale in dialetto veronese, mentre le grandi hits del pop americano e britannico sono state messe in scena da “Jupiter group”, gruppo veronese diretto da Alberto Perbellini e composto da una trentina di giovani voci.
19 giugno, “Dalla polifonia medievale al jazz”. La serata, prontamente organizzata al riparo dalla pioggia nel Polo Zanotto, ha visto alternarsi sul palco il gruppo “Evenjoy” diretto da Maurizio Righes e il coro degli studenti dell’Università di Parma diretto da Ilaria Poldi. Ad aprire la serata un’accattivante selezione dei brani tratti da grandi musical, bossa nova, jive e coral jazz eseguite dal gruppo veronese affiancato poi dai ragazzi dell’ateneo emiliano con la loro musica sia sacra che profana. Un excursus temporale insomma che ha toccato diverse categorie musicali e tanto apprezzato da richiedere un bis dal pubblico in sala.