Nasce a Vicenza il polo scientifico didattico "Studi sull'Impresa". A istituirlo l'Università di Verona e la Fondazione studi universitari di Vicenza.
L'accordo. A partire dal prossimo anno accademico, nella nuova sede di viale Margherita della città berica, saranno attivi due corsi di laurea triennali in Economia e Commercio e Economia Aziendale e altrettanti corsi di laurea magistrale in Economia delle Imprese e dei mercati internazionali e in Direzione Aziendale. Un sodalizio anche economico quello tra Università e Fondazione. L'ateneo scaligero, infatti, nella convenzione firmata dal Rettore Alessandro Mazzucco e dal presidente dell'ente vicentino Silvio Fortuna, mette a disposizione un finanziamento straordinario per l'avvio del polo "Studi sull'Impresa" di 200 mila euro, mentre la Fondazione in cinque anni erogherà un milione e 500 mila euro per le attività del polo.
Un progetto condiviso. “Festeggeremo il 17 ottobre i 50 anni dell’Università e ritroviamo a Vicenza quel fervore che portò alla nascita dell’ateneo veronese – ha dichiarato il Rettore- La convenzione che firmiamo oggi rinnova il nostro rapporto con la Fondazione studi universitari di Vicenza. Non si tratta di una mera collaborazione finalizzata alla gestione di una sede staccata, ma una partecipazione alla progettualità del territorio vicentino che vede coinvolto anche l’Ateneo di Padova. Stiamo sviluppando un progetto condiviso e abbiamo costruito un Polo integrato che si riferisce ad un Comitato paritetico che vede la partecipazione del territorio e a cui è demandato il cofinanziamento sulla base della qualità della programmazione e gestione delle attività didattiche e di ricerca. Si tratta di un modello sperimentale che potremo in futuro applicare ad altre realtà. Il futuro dell’università sarà determinato dalla sua capacità di far sistema con il territorio”.
La convenzione rappresenta un'innovazione nei rapporti, spesso troppo lontani, tra mondo accademico e realtà territoriali. Si è deciso infatti che al Polo "Studi sull'Impresa" spetterà, da parte dell'ateneo scaligero, una quota della dotazione finanziaria assegnata alla Facoltà di Economia per il funzionamento e per il sostegno delle attività didattiche e di ricerca e una quota dei Dipartimenti cui afferiscono i ricercatori e i docenti che svolgeranno la loro attività al Polo. Quest'ultimo avrà una propria autonomia amministrativa, contabile e finanziaria.
3500 studenti. “Sembrava impossibile poter avere a Vicenza studi universitari ed oggi abbiamo 3500 studenti, limite determinato solo dalle disponibilità di spazio – ha sottolineato il presidente della Fondazione, Silvano Fortuna – Oggi iniziamo i corsi e firmiamo la convenzione per la nascita del Polo studi d’impresa. Vogliamo mantenere un rapporto stretto con il territorio e le imprese. I nostri studenti trovano subito lavoro perché ricevono una formazione che tiene conto della realtà territoriale”.
Nuova struttura in viale Margherita. La nuova sede che ospiterà il Polo "Studi sull'Impresa" è stata realizzata dalla Fondazione in collaborazione con i propri soci fondatori ed è idonea a fornire spazi sufficienti per le attività didattiche e scientifiche svolte dall'ateneo veronese nella sede staccata. Il costo sostenuto per la realizzazione della struttura di viale Margherita è stato quasi di 18 milioni e mezzo di euro. “La Fondazione Cariverona ha già investito quasi 14 milioni di euro per il primo stralcio del Polo e, per dare continuità al progetto, ne ha stanziati altri 7 per il secondo – ha evidenziato Ambrogio Dalla Rovere, vicepresidente della Fondazione Cari Verona -. Il nostro rapporto con la Fondazione studi universitari è ottimo. La formazione è un settore di particolare attenzione per la nostra attività per il quale abbiamo erogato, dalla nascita della Fondazione Cariverona, 250 milioni di euro, di cui 60 nel territorio vicentino.”
La nuova struttura, non solo sotto il profilo logistico, è un interlocutore d'eccezione per le esigenze dell'economia del territorio. La governance del Polo "Studi sull'Impresa" non sarà solo accademica, ma la Fondazione avrà un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie e dei percorsi futuri.