Verona quinta provincia d’Italia per benessere. Nella classifica del Bil, benessere interno lordo, pubblicata dal Sole 24 Ore il 21 ottobre scorso, la città scaligera porta a casa un brillante risultato grazie ai punti accumulati alle voci sicurezza, volontariato e condizioni di vita materiale. Convincono meno i dati indicati alla voce ambiente quello cioè relativo alle tonnellate di anidride carbonica emesse nella provincia. Il sintomo che, nonostante le recenti approvazioni del documento contro l’inquinamento atmosferico e del nuovo piano energetico provinciale, Verona non è ancora “città della mobilità ecologica”.
L'incentivo. Per contribuire al miglioramento di questo standard del benessere veronese l’Esu Ardsu di Verona fa la sua parte incentivando gli studenti ad utilizzare i mezzi pubblici. Per il nuovo anno accademico l’ente regionale del diritto allo studio universitario ha, infatti, promosso un’iniziativa che permetterà agli studenti dell’Ateneo scaligero, del Conservatorio statale di musica di Verona e dell’Accademia di Belle Arti, di vedersi rimborsare del 40% il costo degli abbonamenti a mezzi pubblici urbani ed extraurbani. Da casa all’università, quindi, senza tirare fuori dal garage auto e motorini, nel rispetto della salute dell’aria, per favorire una migliore viabilità nelle zone critiche della città e per far fronte alle carenza di parcheggi nelle zone del centro storico.
Il presidente. “Dobbiamo lavorare sulle nuove generazioni – afferma Samuele Campedelli presidente dell’Esu Ardsu di Verona – per sensibilizzarle al rispetto dell’ambiente e ad una mobilità più attenta alle esigenze sociali. Si tratta di un piccolo passo in questa direzione, ma di un forte segnale che l’Esu di Verona voleva dare”
Come funziona. Dal primo di ottobre e fino al 23 dicembre tutti gli studenti avranno la possibilità di usufruire di questa copertura parziale degli abbonamenti mensili o annuali. L’Esu ha infatti messo a disposizione di questo nuovo progetto 30 mila euro che saranno assegnati ai primi studenti che faranno domanda. Non è necessario essere residenti in città, provincia o regione, né avere borse di studio per reddito o merito. La possibilità si estende a tutti i giovani che sapranno fare una scelta per la salute della città. A loro sarà garantito un contributo economico massimo del 40% e che non superi i 200 euro sul costo annuo dell’abbonamento. Questo per garantire anche agli studenti che vengono da lontano una parziale, ma utile copertura delle spese.
Gli studenti interessati al progetto potranno rivolgersi all’ufficio protocollo dell’Esu di via dell’Artigliere, 9.