“Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso il momento” così il fotografo Bresson
descriveva l'arte più discussa al mondo. Con questo spirito si è aperto il concorso "I miei muri", organizzato dalla Biblioteca Arturo Frinzi per celebrare il ventennio dalla caduta del muro di Berlino con l'auspicio che molti altri “muri” possano crollare.
Il concorso. Il muro come simbolo, espressione figurata di una barriera invalicabile che, molto spesso, allontana l'essere umano da se stesso e dagli altri. Si è chiesto, ai partecipanti del concorso, di rappresentare l'anniversario della caduta del muro di Berlino attraverso degli oggetti, piccoli dettagli, volti eloquenti, particolari significativi. La giuria, composta da cinque membri, dopo aver esaminato gli scatti presentati ha tenuto conto della originalità interpretativa, della qualità tecnica e della capacità comunicativa.
I vincitori. A seguito dello spettacolo Sinfonia Berlinese alla biblioteca Frinzi è avvenuta la premiazione per il miglior scatto. Il vincitore del primo premio, Lorenzo Linthout si è aggiudicato la partecipazione gratuita a uno degli workshop fotografici del programma 2010 dell'associazione culturale MiMa International Image District. ”Il muro – ha affermato la giuria – è visto non solo come un limite ma come una possibile apertura, la scansione a più piani, la prospettiva, le proporzioni, comunicano la fragilità della persona umana e la sua possibilità di trovare un percorso”.
Trenta opere scelte sono esposte fino al 15 gennaio nelle sale della Biblioteca Frinzi.
Leggi l'articolo "Le impressioni di una giovane partecipante"