“Coscienza, che cos’è?” questo è il titolo ed il quesito con il quale si è aperta la tavola rotonda all’Auditorium della Facoltà di Giurisprudenza. A questo incontro hanno preso parte Giovanni Berlucchi, professore di neuroscienze cognitive dell'ateneo, Edoardo Boncinelli, professore di biologia e genetica del San Raffaele di Milano, Roberto Cordeschi, professore di filosofia della scienza dell’ Università La Sapienza di Roma, Michele Di Francesco, professore di logica e filosofia della scienza del San Raffaele di Milano, Giuseppe Tratteur, professore ordinario di cibernetica dell’università Federico II di Napoli.
Coscienza. Quale interpretazione? La discussione si è aperta con il saluto del preside della facoltà di giurisprudenza Stefano Troiano ed è stata moderata da Marco Mozzoni, giornalista di Brainfactor.it – Cervello e Neuroscienze. Durante la tavola rotonda i relatori hanno proposto diverse interpretazioni della coscienza, scambiandosi definizioni di taglio scientifico, filosofico o colloquiale. Nonostante si siano addentrati nell’indagine del tema della coscienza da diversi punti di vista e prospettive, la discussione ha avuto lo stupefacente risultato di ritrovarli alla fine tutti concordi nel concludere che la coscienza resta davvero un mistero.
Il pomeriggio è proseguito con una discussione sulle alterazioni dello stato di coscienza in una seconda tavola rotonda dal titolo “Indagine sulla coscienza. Teoria e riscontri clinici” alla quale ha partecipato di nuovo Giovanni Berlucchi affiancato, questa volta, da Marcello Massimini, medico neurofisiologo, ricercatore in Fisiologia umana all’università di Milano e visiting professor (professore inviato) presso il Coma Science Group di Liegi ed Andrea Soddu, ricercatore del Coma Science Group dell’università di Liegi. Questa volta il saluto è toccato ad Antonio Fiaschi, professore di neurologia presso il nostro ateneo, mentre la tavola rotonda è stata presieduta da Francesca Zanuso, professoressa di filosofia del diritto del nostro ateneo. Sono stati coinvolti nella discussione esperti in discipline diverse perchè, come affermato da Andrea Soddu, “I disordini della coscienza pongono nuove e diversificate problematiche agli eticisti ed ai teologi. Trasformano i medici in avvocati, gli avvocati in medici ed entrambi in filosofi.” Durante questa tavola rotonda si è ripartiti dal tentativo di definire che cos’è la coscienza, ma questa volta in modo totalmente focalizzato a comprendere che cosa determina una mancanza di coscienza e come si possono distinguere pazienti con diversi tipi di alterazione dello stato di coscienza. E’ stato messo in luce che essere in grado di distinguere le diverse alterazioni dello stato di coscienza è fondamentale per scegliere l’approccio terapeutico da utilizzare con questi pazienti anche se resta comunque difficile fare una prognosi.