Con la green economy parlare di terza rivoluzione industriale non è più tabù. Per analisti, sociologi ed economisti questo è il futuro. Ed è un futuro nemmeno tanto lontano. Un’economia basata sull’eco-sostenibilità, sul risparmio energetico, sul rispetto ambientale non è affatto un miraggio ma, probabilmente, l’unica via possibile.
Green jobs e green society. Di futuro e, in particolare, delle ampie possibilità occupazionali che la crescita vertiginosa del settore della green economy stimolerà nei prossimi anni, si è discusso in un incontro, organizzato dal gruppo studentesco Alberto Marvelli, alla facoltà di Economia. Si stima che nei prossimi dieci anni saranno, a livello mondiale, più di 2,8 milioni i posti di lavoro nati da queste nuove esigenze: i cosiddetti green jobs. “Ci sono nuove energie da imbrigliare e nuovi lavori da creare”. Il primo discorso del neopresidente Barack Obama, dopo la vittoria delle elezioni, aveva sintetizzato in poche parole l’interesse di tutto il mondo politico ed economico verso la green economy. E alle parole sono seguiti i fatti, visto che il governo americano ha messo sul piatto più di 150 miliardi di dollari per gettare le basi di questa nuova era. Moltissimi – se non tutti – i settori che saranno coinvolti: dall’agricoltura alla ricerca, dalla produzione di energia ai servizi.
Come si muove il ‘bel paese’? E l’Italia come si sta muovendo in questo ambito? La partenza è stata a rilento, ma ora si sta cercando di recuperare tutto il terreno perduto. Il giro d’affari è stimato sui 10 miliardi di euro, destinato comunque ad impennarsi nei prossimi mesi. E lo stesso vale per i green jobs. “Moltissime aziende in diversi settori – ha illustrato Emilio Luongo di Adecco – sono alla ricerca di figure da inserire in questo nuovo contesto”. Sono riqualificazioni di incarichi già esistenti o vere e proprie nuove professionalità da creare. Come quelle richieste ad esempio da un’azienda veronese in forte espansione come Ici Caldaie, che ha posto alla base del suo progetto proprio il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente. “Tutti i nuovi prodotti che stiamo pensando sono rivolti a tecnologie verdi” ha confermato il rappresentante dell’impresa di Zevio. Presenti all’incontro di lunedì anche l’ingegner Lorenzo Tesauri e il consigliere regionale Stefano Valdegamberi.
Le iniziative dell’ateneo scaligero. L’ingegner Marco Passigato, mobility manager d’ateneo e membro della commissione per l'Educazione Ambientale e il Risparmio Energetico dell’Università di Verona, ha presentato infine due importanti iniziative realizzate dall’Ateneo. Con la prima, in collaborazione con il Comune, si intende premiare le due migliori tesi di laurea magistrale, con il primo premio di 1.500 euro, il secondo di 1.000 euro, che trattino “argomenti relativi ai rifiuti, al risparmio energetico, alle energie rinnovabili e all’inquinamento”. La seconda in partnership con Agsm premierà sei tesi (in questo caso anche triennali) sugli stessi argomenti, ma con particolare riguardo agli aspetti locali. La domanda di partecipazione per il primo concorso è il prossimo 1 ottobre, per il secondo il 17 dicembre. Per maggiori dettagli sui due bandi, tutte le informazioni sul sito della Commissione per l'Educazione Ambientale e Risparmio Energetico.