Durante le vacanze di natale sono arrivati, nei cinema italiani, i primi film in 3d. Stiamo assistendo alla proliferazione di questo tipo di visione, e persino i cartoni animati storici sono stati reinventati appositamente per regalare agli spettatori un nuovo ‘modo di vedere’ … e come la pensa un esperto di cinema? Ne parliamo con Paola Palma, professoressa a contratto di Comunicazione per immagini: cinema e fotogiornalismo .
Cosa pensa delle pellicole in 3d?
Penso che siano quello che sono: un'innovazione tecnica (neanche tanto innovativa, in realtà, i primi tentativi sono stati fatti decenni fa). La fotografia e il cinema costruiscono la loro storia anche su questo aspetto, meno sostanziale per le altre forme espressive o artistiche. Sono curiosa di vedere se, oltre a riportare qualche spettatore nelle sale e differenziare nettamente la visione in sala rispetto a quella casalinga, qualche cineasta comincerà a sfruttarne eventuali potenzialità estetiche.
Meglio il cinema tradizionale o l’innovazione?
Il "cinema tradizionale" non esiste. Ovvero, esisterà un prima e un dopo il 3d, ma come esiste un cinema prima e dopo il sonoro, prima e dopo il colore, prima e dopo il cinemascope, prima e dopo la steadycam, prima e dopo il dolby e così via. L'introduzione del 3d nelle sale è un fatto interessante, ma che si inserisce in un processo di evoluzione tecnica (ora tecnologica) che esisteva già e proseguirà ancora. Non c'è motivo di temere di perdere qualcosa o di gridare al miracolo. Consideriamo, invece, quali potranno essere le implicazioni estetiche e se ce ne saranno di significative.
Cosa pensa del futuro del cinema 2d? Sparirà presto o resisterà ai duri colpi che saranno inflitti dai nuovi mercati?
Conviverà, direi, a lungo con le recenti novità. Anche perché la visione in sala è solo una fetta della fruizione del film e ci vorrà moltissimo tempo perché ne esca. Ho anche la sensazione che ci abitueremo presto al "nuovo giocattolo" e tra qualche anno sarà straordinario quanto lo è oggi il dolby nelle sale.
Le novità in materia di 3d. E’ notizia di questi giorni che il Ministero della salute ha pubblicato una circolare in materia di occhialini anaglifi; sono tre i punti fermi: il non utilizzo degli occhiali 3d per i minori di 6 anni, l'utilizzo dei medesimi occhiali anche per gli adulti limitato nel tempo (con intervalli più lunghi degli attuali) e il fatto che l'utilizzo di occhialini 3D debba essere garantito con fornitura di tipo monouso.