“Da Veronese a Farinati. Storia, conservazione e diagnostica al Museo di Castelvecchio”. È il titolo del primo volume della nuova collana editoriale intitolata “Tra visibile e invisibile – Quaderni del Laniac dell’Università di Verona” diretta da Loredana Olivato, Enrico Maria Dal Pozzolo e Monica Molteni. Pubblicato da ZeL Edizioni di Treviso, sarà presentato martedì 18 maggio alle 17.20 nell’aula T5 dell’università.
Tra visibile e invisibile. Il volume raccoglie i risultati delle indagini diagnostiche non invasive svolte lo scorso anno su alcuni significativi dipinti conservati al museo di Castelvecchio. La campagna è stata curata da una quindicina di studenti del master universitario di primo livello “Dentro l’immagine. Nuove metodologie e tecniche scientifiche di diagnostica non invasiva per la conservazione dei dipinti antichi e contemporanei”, finanziato dalla Regione Veneto con il contributo del Fondo Sociale Europeo. Un’esperienza resa possibile grazie alla strumentazione a disposizione del Laboratorio di analisi diagnostiche non invasive per le opere d’arte antica, moderna e contemporanea dell’ateneo scaligero. Il volume “Da Veronese a Farinati. Storia, conservazione e diagnostica al Museo di Castelvecchio” è curato da Paola Marini e Loredana Olivato, in collaborazione con Monica Molteni, Gianni Peretti, Francesca Rossi, Alessandra Zamperini, con il coordinamento scientifico di Gianluca Poldi e le schede degli studenti del master.
La presentazione. La presentazione di martedì 18 maggio è affidata a Fabrizio Magani, Soprintendente ai Beni artistici e storici di Verona, Rovigo e Vicenza e recentemente nominato Soprintendente ad interim del Polo museale veneziano, e a Bernard Aikema, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Verona. Nell’ambito di tali interventi emergeranno gli importanti risultati delle analisi condotte su quattordici dipinti e tre disegni di mano dei più significativi artisti scaligeri del Cinquecento e i possibili sviluppi per nuovi studi.
Progetti futuri. Nel frattempo è già in fase di elaborazione il secondo numero dei “Quaderni del Laniac”, che sarà dedicato alla Sala Morone di San Bernardino grazie a un progetto approvato dai Musei Civici e dalla Soprintendenza di Verona e coordinato da Monica Molteni , titolare dell’insegnamento di Storia delle tecniche artistiche e del restauro nell’ateneo veronese che sta dando importanti risultati scientifici grazie a un innovativo studio non invasivo dedicato alla tecnica pittorica e allo studio dei pigmenti impiegati.