Sì è svolto venerdì 14 maggio il convegno che ha chiuso la settimana dedicata alla celebrazione del 50° anniversario del gemellaggio Verona-Monaco. Per l’occasione erano presenti il sindaco di Monaco Christian Ude e una delegazione composta da rappresentanti delle principali istituzioni cittadine tedesche. Il sindaco di Verona Flavio Tosi ha ringraziato la delegazione bavarese per “l’importante e straordinaria occasione d’incontro. Uno speciale momento di festa e di vicinanza che sarà sicuramente l’inizio di un nuovo percorso di relazione fra la città di Verona e quella di Monaco”.
Un workshop per riunirli tutti. “Il gemellaggio tra le nostre due città dura da cinque decenni ed ha una caratteristica che lo distingue da molti altri: non si fonda soltanto su contatti basati su incontri personali, su affinità di storia o di ideali ma sul fatto che le nostre due città vivono da sempre in stretta e concreta relazione, sul piano dello scambio culturale, dei rapporti economici, dei trasporti e del turismo”. E’ quanto dichiarato da Flavio Tosi durante la cerimonia ufficiale svoltasi alla Gran Guardia, dove si è tenuto un workshop che ha rappresentato l’occasione per mettere a confronto la realtà veronese con quella della città bavarese. Hanno partecipato rappresentanti della pubblica amministrazione, dell’economia – Camera di commercio italiana a Monaco, Fiera, Confindustria, Zai, finanza, aziende, artigianato e turismo – istruzione, libere professioni, trasporti e logistica e stampa delle due città. In serata i giovani dell’accademia lirica di Verona hanno effettuato un’esibizione operistica, seguita dallo scambio di doni e riconoscimenti tra i sindaci delle due città. Una cena di gala e un concerto hanno concluso la giornata di festeggiamenti. Una delegazione veronese guidata dal sindaco Flavio Tosi ricambierà la visita il 20 e 21 settembre.
Studiare a Verona? Sì grazie. Tra gli ospiti del workshop era presente Stephan Lorenz, docente all’università Ludwig-Maximilian, facoltà di Giurisprudenza e responsabile erasmus. Lorenz ha raccontato che “solo per la facoltà di Giurisprudenza circa quaranta studenti all’anno scelgono di fare l’erasmus in Italia. Le città favorite – ha rivelato Lorenz – sono Bologna, Firenze e la vostra Verona la cui facoltà di Giurisprudenza è molto rinomata e amata. La mia facoltà è molto soddisfatta del ritmo di scambi con studenti italiani, ma diversi colleghi – italiani e tedeschi lamentano il fatto che sotto questo aspetto si potrebbe fare di più”. Stephan Lorenz ha inoltre fatto riferimento alla dichiarazione di Bologna, un processo di armonizzazione dei sistemi di istruzione superiore, nata nel 1999 dalla volontà di 29 ministri dell'istruzione europei di creare un'area all'interno della quale gli studenti si possano muovere con maggiore facilità per studiare, vedendosi riconosciuti periodi di studio trascorsi all'estero e consentire una maggior spendibilità dei titoli acquisti, in Europa. “E’ stato un accordo fondamentale – ha dichiarato Lorenz – ed è importante che gli studenti ne siano al corrente affinché non temano, nello spostarsi, di non trovare una formazione adeguata a quella che riceverebbero nel loro paese”. E in ultimo, l’appello del docente bavarese a tutti gli studenti: “Spostatevi dal vostro paese, fate esperienza all’estero, perché non sarete mai liberi e ricettivi come in questo momento”.
Verona-Monaco. Il legame c’è e si sente. Lo ha confermato Vanessa Assmann, giornalista del quotidiano Abendzeitung. “Dal punto di vista degli scambi economici e commerciali quello con Verona è considerato un rapporto vincente. Anche la gente dimostra di sentire in qualche modo questo legame. Nel centro di Monaco è stata posta una copia della statua di Giulietta, regalo della città di Verona, alla quale ogni giorno le persone portano fiori freschi. Posso confermare che esiste un’osmosi tra Verona e Monaco perché camminando per le vie del centro della vostra città ho visto molti studenti tedeschi in erasmus; e lo stesso si può dire per Monaco”.
I tedeschi preferiscono il Belpaese. I numeri lo confermano. Yolanda Schwager e Brigitte Rechner, dell’assessorato all’Istruzione e alla Cultura, responsabili del coordinamento dei programmi per gli studenti hanno parlato di “ diciassette posti messi a disposizione per gli studenti della sola Verona nelle facoltà bavaresi di Economia, Giurisprudenza, Lettere, Scienze Matematiche e Scienze della formazione. I rapporti di scambio con l’Italia sono molto intensi anche perché la vostra è una lingua molto studiata dai tedeschi”.