Nella magnifica cornice del Palazzo Scaligero, l'assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha presentato le due giornate di studio dedicate all’opera di Dino Coltro, intitolate “Le radici della memoria”; la prima si è già tenuta il 28 maggio a Legnago, la successiva sarà venerdì 4 giugno a San Giovanni Lupatoto. L’iniziativa, voluta e sostenuta dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Verona, è organizzata dalla Fondazione Fioroni di Legnago, con il patrocinio del Comune di Legnago e del Comune di San Giovanni Lupatoto. Erano presenti il direttore della Fondazione Fioroni Andrea Ferrarese, l’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Legnago Maurizio De Lorenzi, il presidente del Comitato “Radici” del Comune di San Giovanni Lupatoto Roberto Facci, e come rappresentante della famiglia di Dino Coltro, il figlio Stefano Coltro.
In ricordo di Dino Coltro. L’iniziativa celebra il ricordo di Dino Coltro, poeta, scrittore e ricercatore “guida” della cultura veneta e del mondo rurale, scomparso lo scorso anno. Gratuite e aperte a tutti, le giornate di studio si svolgeranno in due luoghi diversi, entrambi riconducibili alla vita del poeta: la prima iniziativa è stata al Centro Ambientale Archeologico di Legnago il 28 maggio e aveva come punto di riferimento la pianura veronese; il 4 giugno invece è stata scelta l’Ex Chiesa di San Gaetano da Thiene di Pozzo a San Giovanni Lupatoto in considerazione del fatto che questo comune fu scelto da Dino Coltro per la propria residenza. Le due giornate proporranno una lettura e rivisitazione dei testi dell’autore arricchite da interventi recitativi ed esecuzioni di brani musicali della tradizione contadina, scelti tra quelli recuperati da Coltro nel corso della sua vita e della sua lunga attività.
Perché la scelta di questo strumento comunicativo. Obiettivo dell’iniziativa è far conoscere e trasmettere al grande pubblico la ricca e multiforme eredità culturale del “Maestro di Coriano”. La scelta di uno strumento comunicativo come la ‘giornata’ di studio risponde alla volontà di un approccio che possa andare incontro ad un pubblico vasto, attraverso una mediazione didattica e sintetica della complessa opera dell’autore, analizzata da più relatori nelle sue componenti principali. “Grazie a questa iniziativa intendiamo valorizzare e riordinare l'immenso corpo dell'opera di Dino Coltro – ha spiegato Andrea Ferrarese – una grande personalità che ci ha regalato centinaia di opere. Attraverso la sua poesia e la sua scrittura popolare potremo catturare e fermare il mondo dell'oralità contadina e delle tradizioni rurali che sta pian piano scivolando via. Una memoria che non dobbiamo dimenticare, poiché fa parte della nostra cultura, ed ha contribuito a costruire il nostro presente”. Particolare attenzione sarà rivolta alla ricostruzione della amplia bibliografia di Coltro, analizzando i grandi temi, gli approcci etnografici ed antropologici che hanno sempre caratterizzato il suo ‘fare ricerca’. Le fonti, soprattutto orali, e i risultati più importanti e significativi di un continuo dialogo che Coltro riuscì ad instaurare con il mondo rurale.
Chi si è occupato dell’organizzazione. L’organizzazione delle due giornate di studio è affidata alla Fondazione Fioroni di Legnago, uno dei centri culturali di primaria importanza nella pianura veronese che intende ricordare e tenere viva la figura di Dino Coltro, per farla conoscere e per farla rivivere, garantendo che l’enorme patrimonio culturale raccolto possa venire ulteriormente incrementato. Senza l’opera di Coltro, la storia della civiltà contadina veneta e veronese sarebbe indubbiamente più povera, priva di importanti tasselli linguistici e musicali. Priva di quel corpus di racconti della tradizione rurale veronese, sapientemente raccolti dalla viva voce di quegli uomini e di quelle donne che per ultimi li hanno ricevuti in eredità e forse avrebbero rischiato di non poterli tramandare a nessuno.“Un sincero ringraziamento per l'attenzione particolare dimostrata va alla Fondazione Fioroni – ha affermato il figlio Stefano Coltro del grande poeta-scrittore – che permetterà di ricordare la figura ed il lavoro di mio padre. Grazie a questo progetto riusciremo a contenere e dare un ordine alla moltitudine di documenti che sono stati trovati, frutto del lavoro di un uomo di radici profonde e di grande cultura, ma sopratutto fanno si che io possa scoprire aspetti di mio padre, che mi erano finora sconosciuti”.