L’Unifestival ha chiuso all’insegna del “canto libero”. Ma il riferimento non è alla ben nota canzona di Battisti, quanto a ciò che la serata ha voluto significare. Una serata tutta giocata sullo scambio musicale e dedicata alle esibizioni dei cori delle università di Modena e Reggio Emilia e di Salerno. In apertura il coro dell’università di Verona, diretto dal Maestro Luca Marchetti.
Il coro veronese. Ha aperto il concerto il coro dell’università di Verona. Un coro, quello scaligero, che vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha partecipato alla rassegna riservata ai cori universitari tenutasi a Bilbao, in Spagna, nel 2001; si è esibito a Roma, a Macerata nell'ambito di un progetto di scambio culturale con il coro universitario della città e a Berlino. Dal 2008 il coro è diretto da Luca Marchetti, sotto la cui guida sono stati introdotti nel repertorio alcuni pezzi di Claudio Monteverdi. Del celebre compositore anche due brani che sono stati eseguiti durante la serata di Unifestival. Oggi il coro scaligero è attento soprattutto all'esecuzione di musiche profane del Cinquecento italiano e straniero.
I cori ospiti. Dopo l'esibizione del coro scaligero è salito sul palco il coro “Principe Sanseverino” dell’università di Salerno. L’ensemble vocale è nata nel 2000 per iniziativa dell'associazione Music@teneo, che promuove la cultura musicale all'interno dell'ateneo salernitano. Formato da 43 coristi tutti appartenenti a vario titolo all'ateneo, è diretto dal Maestro Antonello Mercurio e coordinato da Paolo Coccorese, docente associato del dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’università di Salerno. Solo un mese fa il coro dell’università di Verona si era esibito a Salerno in occasione della terza edizione di Arti di Maggio e del Micu – Meeting internazionale dei cori universitari – eventi promossi dall'associazione Seventh Degree dell'università di Salerno. Ha chiuso la serata il coro dell’università di Modena e Reggio Emilia che, nato nel 2001, è composto da studenti universitari e personale docente e tecnico-amministrativo dell’ateneo e diretto dal Maestro Antonella Coppi. Per la serata il coro – dotato di un’importante sezione strumentale – ha proposto un repertorio classico articolato su brani famosi di Bernstein, Gershwin e Piazzolla. Con un ampio repertorio classico di brani d’opera, musica da camera e contemporanea, spaziando dal jazz al musical, il coro ad oggi ha al suo attivo quasi cento concerti ed esibizioni pubbliche sia in formazione cameristica che a cappella. Dal 2003 promuove annualmente scambi e gemellaggi con analoghe realtà musicali universitarie.