"Il Centro per la Preparazione della Maratona" attivato nel 2008 dalla facoltà di Scienze motorie sarà coinvolto nel primo “reality” italiano sul mondo della corsa. Federico Schena, ordinario del dipartimento di Scienze Neurologiche, neuropsicologiche, morfologiche e motorie ci ha dato qualche anticipazione sull’iniziativa.
The RUN. Correre è una passione che accomuna moltissime persone di tutte le età e da settembre sarà anche il tema di un nuovo programma televisivo. È “The RUN”, circuito di running organizzato da "Gazzetta dello sport" e Powerade, che ha scelto un gruppo di atleti che saranno protagonisti di una docufiction sul mondo della corsa. Le telecamere della produzione hanno fatto tappa nei laboratori e negli impianti sportivi della facoltà di Scienze motorie per filmare la fase di preparazione alla corsa degli atleti “La facoltà è responsabile dello staff tecnico che assiste gli atleti coinvolti in The RUN – spiega Schena – che sono già stati ospiti a Verona due volte per eseguire test e prove di valutazione”.
L’apporto dell’università all’iniziativa. Mentre Schena, con il suo staff che comprende anche Cantor Tarperi e Mattia Toffolutti, è il referente scientifico del progetto, a stretto contatto con i protagonisti c’è Pietro Trabucchi, docente a contratto di Coaching, che agisce come trainer e motivatore psicologico del gruppo di 8 protagonisti seguiti passo passo nella preparazione del circuito nazionale di corsa su strada.
Il reality. Il reality “The RUN.” andrà in onda da settembre sulla Rai per un totale 24 puntate di cui 3 interamente dedicate alle attività svolte a Verona. “Il tutto si collocherà all’interno del lavoro del ‘Centro per la preparazione alla maratona’ che la nostra facoltà ha attivato due anni fa e che conta ad oggi più di 250 aderenti, molti dei quali atleti del nostro ateneo ” ha spiegato Federico Schena. Le scienze dello sport dell’università di Verona avranno grazie al riscontro mediatico derivato da “The RUN” un ulteriore riconoscimento del lavoro svolto per migliorare la cultura del movimento e dell’esercizio anche in un contesto che potrebbe sembrare di primo acchito un po’ frivolo ma che porterà al grande pubblico televisivo, in questi giorni subissato dalle elucubrazioni calcistiche spesso molto fantasiose, esperienze e metodologie corrette per affrontare il mondo della corsa.
Correre per 42.195 metri. Il “Centro per la Preparazione della Maratona” è un vero centro di ricerca applicata, nonché la prima iniziativa in Italia indirizzata al maratoneta amatoriale – spiega Schena – è situato all’interno delle strutture della facoltà di Scienze motorie a Borgo Venezia ed è possibile effettuare prove di valutazione funzionale sia in laboratorio che sul campo per la misura diretta del consumo di ossigeno, della soglia anaerobica e della efficienza di corsa attraverso le quali sarà possibile avere una programmazione scientificamente basata per allenarsi nel modo migliore per la maratona. Accanto a questo basilare aspetto non sono trascurati anche altre componenti necessarie come la visita medico sportiva per evitare possibili problemi di salute e controlli dei valori ematici per arrivare al fondamentale controllo della corretta alimentazione ed integrazione dietologica”. Il centro si è recentemente occupato anche di sport agonistico eseguendo ricerche sugli atleti della nazionale italiana di ultramaratona ( 100 km e 24 ore di corsa) sull’efficienza di corsa ed i fattori limitanti le prestazioni estreme.