Com’è cambiata la relazione medico-paziente nel tempo? Come influisce una buona comunicazione nella gestione della malattia? Sono alcuni degli spunti che saranno trattati durante la quinta International Conference on Communication in Healtcare che si terrà al Polo Zanotto dell’Università di Verona dal 5 all’8 settembre. L’appuntamento è promosso da Each e organizzato insieme a Christa Zimmermann, ordinario di Psicologia clinica alla facoltà di Medicina dell’Università di Verona.
La conferenza internazionale. Sul tema della comunicazione medico-paziente Verona è centro di eccellenza. La città scaligera è stata scelta per ospitare la prossima International Conference on Communication in Healthcare 2010 organizzata da Each, in collaborazione con la rivista Patient Education and Counseling,dal 5 all’8 settembre al Polo Zanotto dell’Università. Si tratta di una conferenza internazionale sul tema della comunicazione in medicina che, con scadenza biennale, si tiene dal 2002. Tra i vari studiosi e ricercatori di fama internazionale che saranno presenti, interverranno Fabrizio Benedetti, docente di fisiologia all’Università di Torino e consultant all’Istituto nazionale di salute a Bethesda (Usa) e alla Mind-Brain-Behavior Initiative dell’Università di Harvard; Phyllis Butow, con una cattedra di Psicologia all’Università di Sidney; John Heritage, docente di Sociologia all’Università della California e Judith Hall, del dipartimento di Psicologia alla Northeastern University di Boston, esperta nel comportamento verbale e non verbale tra medico e paziente.
La comunicazione medico-paziente. Una “storia di silenzio”. Così, in tempi non remoti, veniva definita la relazione medico-paziente, nella convinzione che un buon paziente è colui che segue le direttive del medico senza fare obiezioni e porre domande. Oggi invece assistiamo ad un cambiamento radicale: dal modello paternalistico che improntava la relazione medico-paziente, si sta passando ad una relazione paritaria. Oggi è comunemente accettato che, in aggiunta alle procedure mediche tecniche basate sulle evidenze, la comunicazione nell’ambito sanitario ha un impatto profondo sulla salute del paziente, sul suo benessere, sulla sua capacità di prendersi cura di sé, sul decorso e sull’esito della patologia. Malati sempre più competenti e informati dunque, sempre meno intimoriti davanti al dottore. E’ stato dimostrato che una buona qualità nella comunicazione può avere effetti positivi a vari livelli: dall’aderenza al trattamento proposto, al miglioramento dei sintomi e dello stato emotivo del paziente. Altri studi hanno messo in luce che i pazienti considerano la capacità di comunicare come una delle prime qualità che un medico dovrebbe possedere.
Che cos’è Each? Each è un’organizzazione no-profit interdisciplinare nata nel 2001 con sede a Utrecht che riunisce ricercatori, educatori ed operatori sanitari provenienti da paesi europei ed extra-europei. I suoi obiettivi sono di facilitare lo scambio di idee, risultati di attività didattiche e di ricerca in Europa e non solo. La stretta cooperazione tra educatori e ricercatori permette di migliorare le conoscenze sulla comunicazione efficace e definire le migliori prassi per conformarsi alle mutevoli esigenze del settore sanitario che mette in risalto l'approccio centrato sul paziente, la condivisione delle responsabilità e delle decisioni. L’organizzazione sostiene il dialogo, la collaborazione, lo scambio e la diffusione di idee, facilitando i contatti, attraverso conferenze internazionali, workshop e riunioni. A Christa Zimmermann e ai suoi collaboratori si deve l’iniziativa avviatasi nel 2003, di un workshop annuale sull’analisi dell’interazione tra medico e paziente al quale partecipano esperti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti.