Sport per tutti e inclusione sociale attraverso l’attività fisica: questa la missione che vede da anni in prima linea la facoltà di Scienze Motorie di Verona. Il progetto europeo Paseo, dopo Verona e provincia, arriva a Riviera del Brenta per promuovere l’attività fisica tra gli anziani sedentari residenti nella zona.
Che cos’è Paseo. È un progetto dedicato alla popolazione anziana che vede la partecipazione di 15 nazioni europee con fondi e risorse, per un valore complessivo di oltre 800 mila euro della durata di 30 mesi, da gennaio 2009 a luglio 2011. In Italia è la facoltà di Scienze Motorie di Verona, guidata dal preside Carlo Morandi che, in collaborazione con il centro regionale di riferimento per la promozione della salute, è riuscita a costruire in questi mesi una rete di partners e collaborazioni, per sensibilizzare le istituzioni locali affinché promuovano l’attività fisica nella popolazione anziana. Fondamentale a questo proposito il contributo del coordinatore del progetto, Federico Schena, ordinario di metodi e didattiche delle attività sportive, e della portavoce della facoltà nella Regione, professoressa Donatella Donati.
I partners del progetto sono: Anteas Regionale Veneto, le Ulss 9 e 13 del Veneto, i Comuni di Mira, Vigonovo e Strà, nonché alcune Aps (Associazioni Anziani) della Riviera del Brenta. Anteas regionale con l’Asl 14 di Chioggia è la collaborazione nata più di recente, promotrice delle attività di cammino.
Gli sviluppi. A livello locale: è già stato dato il via ad alcuni gruppi di cammino per anziani sedentari. Nel Comune di Mira, in provincia di Venezia, sono tre i gruppi di circa 60-70 persone che camminano tre volte la settimana. Il tutto è coordinato dalle Aps“A. Palladio” di Mira Vecchia, “La bella età” di Piazza Vecchia-Gambarare e l’Associazione socio culturale “Centro anch’io” di Oriago di Mira.
Nel Comune di Vigonovo, grazie all’impegno dell’assessore alle Politiche Sociali, Validio Zinato, è stata messa a disposizione una volontaria, laureanda in Scienze Motorie, che presterà il suo periodo di servizio civile come coordinatrice del gruppo cammino locale, composto da circa 35-40 persone.
A Campolongo Maggiore, l’iniziativa invece è nata da Anteas, partner della rete del progetto, con un gruppo di cammino di anziani di circa 40 persone, che due volte la settimana escono accompagnati da un anziano del gruppo che ha frequentato il corso preparatorio per esperti del cammino organizzato nell’ambito di Paseo. Da marzo a maggio 2010, a Verona e Mira, si è svolto un programma di formazione di esperti del cammino e di “Walking Leaders” specializzati nella guida degli anziani sedentari. Lo scopo era quello di mettere a disposizione del territorio persone con un alto livello di competenze tecniche, fortemente motivate ed abili nel mantenere attiva l’iniziativa e le dinamiche sociali e di gruppo e che agiscano come figura attiva anche dopo la conclusione del progetto Paseo.
Lo scopo. “L’aspetto innovativo di queste attività è che vengono utilizzate risorse già a disposizione del territorio, quali percorsi camminabili e sentieri, con indicazioni sulle modalità di utilizzo per migliorare la propria salute, inoltre viene sfatato il mito che per mantenersi in forma ci sia bisogno di attività strutturata all’interno di perimetri chiusi quali palestre e centri sportivi –ha spiegato Federico Schena-. L’interesse mostrato dagli utenti ha dimostrato che esiste la necessità dell’anziano di svolgere attività fisica, un bisogno che va reso consapevole attraverso l’informazione, la promozione e la disseminazione”.
Questo ha fatto si che l’iniziativa partisse anche dal basso attraverso i medici di base che ricevono sempre più sollecitazioni da parte dei pazienti anziani interessati a camminare, attività che peraltro è già praticata e consolidata in maniera non organizzata da parecchi anziani dell’area, grazie alle possibilità geografiche e paesaggistiche che offre la Riviera del Brenta. In base a questo bisogno è stato organizzato il giorno 15 di ottobre dall’assessore alle Politiche Sociali di Mira, Margherita Gasparini, un incontro con i medici della regione sud di Mira “a scopo informativo e divulgativo, in modo che possano rispondere alla frequente domanda di partecipazione dei loro pazienti, illustrando le prospettive offerte da tale attività ed indicando loro in che modo possono svolgere tale attività in maniera organizzata e con supporto” ha concluso Schena.
Verso la conclusione del progetto.La terza e penultima fase del progetto ha lo scopo di sviluppare le capacità organizzative esistenti e di rafforzare la rete dei partners. Per questo motivo è stato stabilito un catalogo di azioni da intraprendere fino alla fine del progetto in modo da creare un modello di base utilizzabile anche in futuro. Tutto questo grazie all’impegno del coordinatore e dei vari partners partecipanti al progetto.