Dove sta portando la scelta veneta di sospendere l’obbligo vaccinale? Una prima analisi dell’esperimento, iniziato più di due anni fa, verrà fatta venerdì 19 novembre al Centro medico culturale “G. Marani”, via Camillo de Lellis (Borgo Trento). Un convegno che, oltre a valutare la situazione, confronterà le altre realtà del Triveneto che potrebbero percorrere la stessa strada. Aprirà i lavori Albino Poli, ordinario di Igiene generale e applicata e presidente della sezione Triveneto della Società italiana di igiene (Siti). L’evento è organizzato dalla facoltà di Medicina e chirurgia di Verona e dalla Siti.
Un’analisi storica. “L’approccio alla tutela della propria salute si è modificato nel tempo – ha spiegato Albino Poli-. Da un comportamento passivo, in cui il medico decide per il paziente, si è passato a uno più proattivo, basato sull’assenso del paziente. Infine, si è giunti a un atteggiamento attivo, secondo il quale è il soggetto a decidere cosa fare per la propria salute.” La persona oggi può scegliere se seguire o meno i consigli del medico. “In ambito di vaccinazioni, il percorso è stato simile: si è passati dalle vaccinazioni obbligatorie, a una messa in discussione di questa imposizione, fino alla scelta o al rifiuto informato e consapevole” ha illustrato Poli.
La situazione. Viste le coperture vaccinali molto elevate, nel gennaio del 2008, è stato avviato in Veneto l’esperimento di interrompere le vaccinazioni obbligatorie. “A più di due anni di distanza è tempo di analizzare la situazione – ha detto Poli – per valutare se la popolazione è pronta per scelte di salute consapevoli, comprese quelle di tutela della comunità attraverso l’immunizzazione attiva.” La sospensione dell’obbligatorietà è stata decretata con Legge regionale, la numero 7 del 23 marzo 2007, in via sperimentale e provvisoria, nell’ottica di spingere verso una scelta consapevole.
L’obiettivo. “Questo congresso, oltre a fare il punto sulle coperture vaccinali della zona, vuole confrontare la realtà veneta con quella delle due regioni limitrofe, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, che potrebbero tra poco percorrere la stessa strada” ha precisato Poli. Nella mattinata di venerdì 19 novembre, verranno discussi gli aspetti più legali dell’argomento mentre nel pomeriggio si parlerà della scelta veneta di sospendere l’obbligo vaccinale. In conclusione si terrà la tavola rotonda sulle coperture vaccinali nel Triveneto, con la presenza di esperti del campo sanitario provenienti dalle regioni in questione.