Manon Lescaut di Puccini arriva al Teatro Filarmonico. Dopo il debutto a La Fenice di Venezia, la Fondazione Arena di Verona mette in scena la terza opera del compositore toscano per la regia di Graham Vick. Hanno presentato l’opera in conferenza stampa il sovraintendente della fondazione Francesco Girondini e l’aiuto regista Marina Bianchi.
Manon Lescaut. Per valorizzare la nuova generazione di artisti sono stati scelti interpreti giovanissimi, di 23 e 24 anni. “L’allestimento in versione moderna è organizzato per rispettare l’intenzione di Puccini” – ha chiarito Bianchi -. Particolare è l’aspetto musicale curato da Riccardo Frizza, giovane direttore d’ orchestra “La trasposizione dell’ opera, dal Settecento a oggi, calza a meraviglia” ha spiegato Frizza. La Manon Lescaut è un’ opera che pochi interpretano, per la sua difficoltà musicale. “È stato difficile trovare i cantanti ma la musica trascina così tanto, che gli artisti una volta interpretata, la vorrebbero cantare sempre più” – ha proseguito Frizza –
Lo spettacolo. La durata dell’ opera è di tre ore ed è divisa in due parti con un intervallo di circa un’ ora. Nell'intermezzo tra la prima e la seconda parte Fabio Fapanni, direttore musicale di palcoscenico intratterrà il pubblico con una presentazione; “Questo particolare è messo in rilievo dall’ inizio, in modo da non far scappare gli spettatori” – ha scherzato Girondini -.
Informazioni e prenotazioni direttamente alla biglietteria del teatro (045/8002880) o sul sito della Fondazione Arena di Verona