La differenza tra il cervello femminile e quello maschileè il fulcro dell’incontro “Uomo e donna: perfettamente diversi” . Relatori Marina Bentivoglio, docente dell’università di Verona, Luciano Martini, professore all’Università di Milano e Gigliola Staffilani, docente al Massachussetts Institute of Technology di Boston.
Cenni storici e dimorfismi. Ad aprire Bentivoglio che disegna una mappa storica dello studio della mente e dedica il suo intervento a Lucy, un australopiteco di sesso femminile, che camminava in posizione eretta ritrovato recentemente e risalente a 3,5 milioni di anni fa. La Bentivoglio ha proposto alcuni cenni sulla fisiognomica, passando poi alla frenologia e arrivando infine allo studio dei cervelli famosi il cui pioniere fu Rudolph Wagner esaminando il cervello di Gauss. Bentivoglio, in questa mappa storica, ha valutato la presenza delle donne in questi studi: non ci sono molti campioni femminili, anzi sono quasi rari. La discussione si è successivamente sui dimorfismi sessuali. Martini ha messo a confronto le caratteristiche mentali tipiche maschili con quelle femminili. Mentre un uomo è più portato per le abilità visuo-spaziali e più facilmente affeto da aggressività e schizofrenia, la donna è più abile verbalmente e più facilmente affetta da depressione e disturbi del sonno.
Una donna matematico. È stato infine il turno della Staffilani che ha raccontato la sua esperienza personale: una donna laureata in matematica in una società affetta dallo stereotipo delle “donne negate per la matematica”. È nata a Teramo e, dopo aver frequentato il liceo scientifico, si è laureata in matematica all’Università di Bologna. Ha ricevuto il dottorato nella stessa materia all’Università di Chicago ed ora è professore ordinario Massachussetts Institute of Technology . La "matematica" si è domandata il motivo del bisogno di donne in matematica, la risposta è stata: ”abbiamo bisogno di role models; di donne che valorizzano l’aspetto ce ne sono troppe, adesso è il turno del cervello”.