La facoltà di Giurisprudenza apre le porte al pubblico. A partire dalle 11.30 di martedì 19 nella nuova aula magna della sede di via Montanari 9 ritorna l’appuntamento con l’Open day. Occasione unica per la facoltà giuridica dell’ateneo di Verona di ‘mostrarsi’ al pubblico nonché primo assaggio di vita universitaria per gli studenti delle scuole superiori veronesi e delle province limitrofe. Dopo la presentazione dei piani didattici è in programma l’evento “Local Moot Court Competition”, che consiste in una gara di simulazione processuale a squadre per gli studenti della facoltà.
Punti di forza. Il punto di forza della facoltà di via Montanari è il rapporto stretto tra ricerca scientifica e didattica. Un corpo docente di alto livello unito alla presenza di giovani professori di grandi capacità: “chi fa buona ricerca sa anche bene insegnare”. Verona offre una struttura di ottimo livello, il tutto senza gli ostacoli classici dei mega-atenei: qui le aule sono accoglienti, i professori si trovano al ricevimento, le lezioni puntuali.
La novità, i semestri. Per rendere più agevole il percorso di studi sarà introdotta per le future matricole una rilevante novità. A partire dal prossimo anno accademico, per gli studenti che si immatricoleranno al corso di laurea magistrale l’attività didattica del corso di laurea non sarà più organizzata su base annuale, come è stato finora, bensì sarà articolata in semestri. “Alla base della nostra scelta vi è l’intenzione di andare incontro all’esigenze degli studenti, consentendo loro di ottimizzare i tempi della frequenza, dello studio individuale e delle verifiche di profitto – spiega il preside Stefano Troiano – ; sono esigenze, queste, avvertite soprattutto al primo anno, che è notoriamente il momento più delicato nella carriera dello studente, e il cui esito è destinato a ripercuotersi, in positivo o in negativo, anche sugli anni successivi”. La scelta, approvata nel Consiglio di facoltà dello scorso 6 aprile, nasce da un’esperienza maturata sul campo dai docenti stessi. “Se, da un lato, la didattica annuale favorisce indubbiamente una più agevole “metabolizzazione” delle materie e della terminologia giuridica – evidenzia il preside – consentendo di amalgamare preparazioni degli studenti talvolta molto diverse in ragione del diverso tipo di studi superiori compiuti, dall’altro porta tuttavia inevitabilmente ad un’eccessiva diluizione dello studio nel corso dell’anno e ad allontanare il momento della frequenza da quello dell’esame: tutti fattori, questi, che demotivano lo studente perché non gli consentono di finalizzare lo studio al raggiungimento di un obiettivo ragionevolmente vicino e a portata di mano”.
Local moot court. Il programma dell’Openday prevede un’introduzione generale di Francesca Zanuso, ordinario di Filosofia del Diritto, la presentazione dei corsi è affidata a Tommaso dalla Massara, ordinario di Diritto Romano e delegato per l’orientamento mentre Giovanni Battista Alberti, presidente della Commissione per il tutorato e l’orientamentoillustrerà il servizio di tutorato per le matricole. In sostanza, uno studente ‘senior’ affiancherà il nuovo entrato con il compito di introdurlo nella vita e nello studio universitario. A seguire è in programma l’evento “Local Moot Court Competition”, consistente in una gara di simulazione processuale a squadre per gli studenti della facoltà. Si tratta di un’idea che nasce dalla tradizione accademica anglosassone e che si è poi sviluppata in molti paesi, che hanno adottato questo meccanismo formativo quale sistema educativo che si propone di preparare i giovani giuristi all’esperienza del processo. Quest’anno oggetto della simulazione sarà un caso in materia di Diritto del Lavoro, redatto dalla docente Laura Calafà, con particolare riferimento alle tematiche di sicurezza e salute dei lavoratori.