Ogni persona reagisce agli eventi tragici della vita in modo diverso: c'è chi ascolta la musica, chi si chiude in se stesso, che fa finta di niente e c'è chi invece scrive. Quest'ultimo è il modo che Catherine Dunne ha scelto per superare la tragica perdita del figlio avvenuta nel 1997. Da qui in poi la scrittura è diventata parte integrante della sua vita e non l'ha più abbandonata. L'ha raccontato lei stessa durante una lezione tenuta all'interno del corso di Letteratura inglese di Daniela Carpi. Hanno dialogato con la scrittrice irlandese Chiara Battisti e Sidia Fiorato, docenti della facoltà di Lingue e letterature straniere.
La scrittura come strumento terapeutico. Colpita da una grave perdita familiare, Dunne ha iniziato a scrivere per superare il dolore e ha prodotto, nell'arco di quasi 15 anni, numerosi romanzi. Uno in particolare è dedicato al valore e all'importanza della scrittura, ancora di salvezza per la scrittrice. Si intitola "Il viaggio verso casa", The Walled Garden in lingua originaria. Le protagoniste sono Elizabeth, giovane donna che decide di lasciare la famiglia per vivere una vita più autonoma, e sua madre che, colpita dal morbo di Alzheimer, inizia a scrivere lettere per comunicare con la figlia.
Da "La metà di niente" a "Tutto per amore": ricorre il tema dell'abbandono. Molteplici sono le tematiche trattate nei romanzi di Dunne: si va dall'importanza della bioetica al concetto di persona, dai diversi tipi di amore, quello genuino e quello malato, al concetto di bellezza che spesso contrasta con i paradigmi sociali. Ma più di tutti troviamo il tema dell'abbandono, presente nel primo e nell'ultimo romanzo pubblicati. Protagonisti di "La metà di niente", In the beginning in inglese, sono Rose, moglie e madre di tre figli, e Ben, suo marito, che un giorno decide di dire addio alla moglie, ai figli e a vent'anni di vita insieme. "Tutto per amore" parla invece di Julia Seymour, una donna brillante con una vita piena e molti affetti ma che un giorno decide di lasciare tutto: casa, figlia, compagno, senza una parola, come se non intendesse tornare. Il primo romanzo è il diario drammatico di una donna che all'improvviso si trova sola, senza soldi e con una famiglia da mantenere e che vedrà un seguito in "L'amore o quasi". Il secondo è la storia di una ricerca, di un uomo che non si dà pace e che, deciso a riportare a casa la compagna, intraprende un viaggio che lo porterà a scoprire cose che non avrebbe mai immaginato. Filo conduttore in entrambi i romanzi è il tema dell'abbandono, della fuga dalla routine quotidiana, della rinuncia a ogni certezza per qualcosa di inaspettato, di diverso e misterioso.
Catherine Dunne. Scrittrice irlandese, è laureata in Lingua e letteratura inglese e spagnola al Trinity College di Dublino ed ha iniziato la sua carriera come insegnante di lingue alla Greendale Community School. Ha esordito in campo letterario nel 1997 con il romanzo intitolato "La metà di niente" e ha da poco pubblicato il suo più recente lavoro, "Tutto per amore". Ha scritto numerosi romanzi, tutti di grande successo, ed è tuttora insegnante di Scrittura creativa all'University College.