Come si lega il mondo della robotica alla filosofia e alla letteratura? A questa domanda gli studenti della classe 4CS del Liceo Scientifico "Niccolò Copernico" di Verona hanno risposto grazie ai contributi didattici-formativi di alcuni docenti della facoltà di Scienze Matematiche, fisiche e naturali dell’università di Verona. L’iniziativa, che si concluderà lunedi 30 maggio nell’aula magna del Liceo con la presentazione del progetto alle classi terze, si è sviluppata attraverso un percorso di studio e approfondimento didattico distribuito nell' intero anno scolastico. Sviluppato grazie al contributo degli insegnanti del Liceo, il progetto oltre alla valenza culturale, ha fornito un valido orientamento alle scelte universitarie.
Teoria ed esperienze di laboratorio. Durante la prima fase del progetto gli studenti hanno partecipato a seminari e conferenze sia negli spazi dell’università che del liceo. Per l’università hanno aderito Paolo Fiorini, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni che ha introdotto agli studenti le basi della robotica e Lorenzo Grespan, assegnista di ricerca del dipartimento di Informatica che ha svolto un seminario sulla robotica e la filosofia. Grespan ha anche gestito la seconda parte dell’esperimento con un laboratorio tenuto al Liceo che ha permesso ai partecipanti di mettere insieme operatività e riflessione. Notevoli i contributi di due grandi esperti del settore robotico-informatico, già noti alla città grazie al contributo dato al festival “Infinitamente”, Giuseppe O. Longo e Stefano Nolfi. Hanno completato il percorso l'approfondimento di temi filosofici, la lettura di romanzi di “science fiction” in lingua inglese e la proiezione di films di fantascienza.
Il contributo dei docenti del Copernico. Voluto fortemente dai professori Cristina Antonini, insegnante di filosofia, Sofia Da Villa insegnante di inglese e Ivan Milani, insegnante di matematica, il progetto ha messo in relazione i contenuti della robotica con tematiche filosofiche e letterarie. Gli obiettivi principali sono stati l’abituare gli studenti ad affrontare la complessità di alcuni argomenti in modo analitico e con metodologia scientifica, favorire la loro capacità di distinguere gli apporti che aree disciplinari differenti possono offrire alla comprensione di fenomeni complessi e introdurre una didattica pluridisciplinare.