“Un'iniziativa di grande importanza per la città, una cassa di risonanza culturale che se fosse mancata avrebbe provocato un grande danno a tutta la cittadinanza. Siamo qui per festeggiare una grande mostra”. Queste le parole del sindaco Flavio Tosi in occasione della presentazione della mostra “Il settecento a Verona, Tiepolo, Cignaroli, Rotari. La nobiltà della pittura” che aprirà le porte alla Gran Guardia il 26 novembre.
Una mostra trasversale. L'esposizione, organizzata dal comune di Verona, dall'assessorato alla cultura e dal museo di Castelvecchio con il patrocinio dell'Università, verrà allestita attraverso percorsi ben decisi e delineati che valgono anche per il presente. “Una mostra che ospita – ha detto il presidente del comitato scientifico Fabrizio Magani – ciò che di raro si riesce a vedere. Opere trasversali che ricongiungono presente e passato e allo stesso tempo forniscono il panorama generale di una cultura settecentesca aperta al mondo e all'Europa”.
Grandi numeri. Paola Marini, direttrice della rassegna è entrata più nel dettaglio, ma i numeri servono a dare un'idea del grande lavoro svolto per far si che tutto riuscisse al meglio: “154 opere esposte, di cui 96 dipinti, 11 disegni e 9 sculture, 20 restauri”. Lungo anche l'elenco dei prestatori, tra cui il Victoria e Albert Museum di Londra, il museo nazionale di Varsavia, il Museo nacional del Prado di Madrid e L'Art Institute di Chicago. In fondo un sogno finalmente realizzato, rivedere l'affresco sul soffitto di palazzo Canossa, attraverso una ricostruzione virtuale dello storico affresco di Tiepolo distrutto durante la seconda guerra mondiale.
La mostra sarà aperta dal 26 novembre al 9 aprile 2012. Maggiori informazioni